VACCINI / CLASS ACTION NEGLI STATI UNITI PER 45.000 DECESSI

Class action promossa negli Stati Uniti dall’‘American Frontline Doctors’ (AFLDS) contro il ‘Dipartimento della Salute e dei Servizi umani’ (HHS).

L’associazione dei coraggiosi camici bianchi accusa le autorità sanitarie nazionali per la morte di almeno 45 mila vaccinati.

Non solo: cerca di impedire gli effetti di una campagna vaccinale indiscriminata e autorizzata solo per motivi di ‘emergenza’.

Ed ancora: accusa le autorità a stelle e strisce di voler impedire a tutti i costi la piena approvazione per i farmaci anti covid da parte della ‘Food and Drug Amninistration’.

Insomma, una guerra senza esclusione di colpi. Proprio quei ‘colpi’ (‘hits’), come vengono chiamate negli States (così del resto in tutti i paesi anglosassoni) le vaccinazioni.

La battaglia per garantire vaccini sicuri, in futuro, ma soprattutto cure e farmaci efficaci oggi, è condotta, per conto dell’associazione medica, da un legale dell’Ohio, Thomas Renz.

Ecco cosa scrive il sito di controinformazione ‘LifeSiteNews’: “L’avvocato dell’Ohio Thomas Renz ha fatto scalpore il mese scorso quando ha annunciato una causa in base alla quale ci sono stati almeno 45.000 decessi collegati ai vaccini sperimentali covid-19 attualmente sul mercato, secondo la testimonianza giurata di un informatore esperto”.

Continua il reportage: “Renz, che è anche l’avvocato principale in molti altri casi di alto profilo contro agenzie federali relative a frodi e violazioni dei diritti alla libertà medica, ha affermato di avere prove che dimostrano che i 45.000 decessi segnalati dall’informatore sono in realtà drasticamente sottovalutati”.

Thomas Renz

“Abbiamo preso davvero la stima più prudente che potevano in questo – sottolinea Renz – perché volevamo assicurarci di essere più prudenti invece che meno. Alcuni dei numeri di cui ho le prove sono astronomicamente più alti”.

Dettaglia LifeSiteNews: “L’informatore di Renz è un programmatore di computer legato al governo che lavora nell’analisi di dati sanitari. Identificata solo come ‘Jane Doe’, ha dichiarato sotto pena di spergiuro che, secondo le richieste mediche presentate ai ‘Centers for Medicare and Medical Services (CMS), i decessi segnalati al ‘Vaccine Adverse Event Reporting System’ (VAERS) sono ‘sotto riportati da un fattore conservativo di almeno 5”. Il che significa che i dati potrebbero essere 5 volte più alti.

Continua il reportage: “L’avvocato dell’Ohio ha affermato che esiste un ‘enorme conflitto di interessi’ tra le agenzie di sanità pubblica e le aziende farmaceutiche responsabili della produzione dei vaccini covid-19 e ha sostenuto che i funzionari della sanità pubblica ‘si nascondono dietro il mantello dell’immunità del governo’”.

“Secondo Renz, le autorizzazioni all’uso di emergenza (EUA) per le vaccinazioni aiutano a proteggere le agenzie governative dalla responsabilità di segnalare con precisione reazioni avverse e decessi”.

“Ecco la vera cosa losca – afferma Renz – secondo la legge esistente e quella precedente, se questo fosse completamente approvato anziché solo autorizzato dall’EUA, le aziende produttrici di vaccini dovrebbero pubblicizzarlo, secondo le regole per il consenso informato. Poiché non è approvato, poiché è autorizzato solo come EUA, le aziende produttrici di vaccini non stanno dicendo troppo”.

“Quindi, abbiamo le persone che possiedono questi vaccini, proprietari parziali, che agiscono come guardiani della sicurezza. Si tratta di un sistema assolutamente corrotto”.


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