VENEZUELA / IL BOTTINO DEL “GOVERNO PARALLELO” DI GUAIDO’ 

Il Venezuela è in condizioni economiche disperate per via delle delinquenziali sanzioni comminate dagli Stati Uniti.

Intanto l’autore del tentato golpe, Juan Guaidò, cerca di mettere le mani sul bottino da 53 milioni di dollari sequestrati al legittimo governo e custoditi nelle banche americane.

Lo denuncia l’attuale presidente dell’Assemblea Nazionale (lo stesso incarico che ricopriva Guaidò prima del fallito golpe), Jorge Rodriguez.

Il legittimo governo venezuelano sta chiedendo con forza la revoca delle arbitrarie sanzioni, in modo tale da poter sbloccare quei fondi di cui Guaidò cerca di impossessarsi; fondi necessari soprattutto per affrontare le enormi spese sanitarie causate dalla pandemia, e soprattutto per comprare altri necessari vaccini.

Rodriguez, nel suo intervento davanti all’Assemblea, ha denunciato i pericoli di destabilizzazione del Paese che derivano dalla presenza di una sorta di “governo parallelo” orchestrato da Guaidò, con l’avallo degli Stati Uniti. Ed ha riferito che sta cercando di impossessarsi proprio di quei 53 milioni che intende utilizzare per spartirli tra i membri della sua struttura.

Ecco le sue parole: “Questi 53 milioni di dollari saranno utilizzati per dividerseli. Perché in questo momento è in atto una vera e propria rapina tra Juan Guaidò e Leopoldo Lopez da un lato, e dall’altro ci sono Julio Borges eHenry Ramos Allup”.

La banda dei quattro ha pianificato a puntino le voci di spesa per mantenere in vita il governo parallelo. Sette milioni – dettaglia Rodriguez – li hanno previsti per il Parlamento, quasi due milioni per l’ufficio di presidenza, denaro che dovrebbe essere consegnato direttamente nelle mani di Guaidò. Per la Cancelleria, inoltre, si prevedono altri 5 milioni e mezzo, a disposizione diretta del ‘ministro’ Borges. Ci sono poi altri pezzi da novanta a libro paga: come ad esempio l’Ambasciatore venezuelano a Washington Del Vecchio, che per parte sua insiste per un aumento del suo appannaggio onde pagare la sua abitazione e i suoi collaboratori.

La gran parte del budget del fantomatico ‘Governo di Narnia’, come lo ha definito Rodriguez, è assorbito dal capitolo relativo alla ‘sovversione’. Oltre 23 milioni di dollari, infatti, sarebbero stati stanziati per finanziare azioni violente che gruppi paramilitari colombiani hanno compiuto o stanno per compiere in territorio venezuelano.

Tra i beneficiari dei fondi, Rodriguez ha citato anche il fratello di Guaidò che addirittura avrebbe già comprato un condominio di quattro piani nella zona più chic di Miami, in Florida. E, per non farsi mancar niente, anche una Mercedes. Si è chiesto, Rodriguez, come mai gli Usa, sempre così attenti nel perseguire i reati di riciclaggio, non abbiano mosso un dito davanti alle disinvolte operazioni del fratello del mancato golpista.

Rodriguez ha poi negato che una parte dei soldi nel mirino della Guaidò band potesse mai servire a comprare vaccini attraverso il meccanismo Covax. Dal momento che il legittimo governo venezuelano ha già pagato 60 milioni di dollari per l’acquisto di vaccini proprio tramite Covax. E altri intende acquistarne proprio con una parte dei fondi illegalmente sequestrati dagli Stati Uniti.

 

 

nella foto Juan Guaidò


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