Il neo capo della Casa Bianca, Joe Biden, ha incamerato una cifra record di “dark money” per finanziare la sua campagna elettorale.
Lo rivela l’autorevole Bloomberg, che in un’inchiesta fornisce una serie di dettagli che faranno storcere il naso a non pochi democratici.
Sì, perché i democratici hanno storicamente criticato le raccolte fondi provenienti da donatori ‘anonimi’, una pericolosa porta di ingresso per danari opachi e che comunque possono condizionare chi li riceve.
La cifra incassata da Biden per le presidenziali è pari a 145 milioni di dollari, contro i 28,4 raccolti dal rivale, Donald Trump.
Una cifra, poi, che supera il precedente record, stabilito dal repubblicano Mitt Romney nel 2012.
Commenta Bloomberg: “Complessivamente, i 1,5 miliardi di dollari raccolti da Biden per la sua campagna sono di per sé un record per un candidato che affronta un presidente in carica”.
Secondo Bloomberg, i democratici sono stati in prima linea in un movimento che sostiene il divieto del ‘denaro oscuro’ in politica.
“L’opinione pubblica non avrà mai una spiegazione completa di chi ha aiutato Biden a vincere la corsa alla Casa Bianca”, sottolinea l’agenzia, spiegando che i donatori anonimi “avranno lo stesso accesso ai decisori di coloro i cui nomi sono stati rivelati, ma senza la consapevolezza del pubblico di chi sono o quale influenza potrebbero esercitare”.
“L’obiettivo del denaro oscuro è evitare la divulgazione all’opinione pubblica mentre si ottiene credito privato”, afferma Meredith McGehee, direttore esecutivo del gruppo IssueOne per la difesa della riforma del finanziamento delle campagne
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