FURGONE-VACCINI / BUONO PER GELATI E SURGELATI…

Un piccolo furgone ottimo e abbondante per trasportare gelati e surgelati lungo brevi tratte.

Uno di quei mezzi utilizzati da tante catene di supermercati per rifornire i propri punti vendita.

Di nulla e di più, se non fosse per il codazzo auto di forze dell’ordine e servizi segreti per proteggere la merce super preziosa: ossia il primo carico da quasi 10 mila dosi di vaccino in arrivo dallo stabilimento della Pzifer a Puurs, in Belgio, e diretto allo Spallanzani di Roma.

Sorge spontanea la domanda: possibile mai che quel furgone da trasloco in fretta e furia possa ospitare le 10 mila pozioni magiche?

Ma soprattutto: mettiamo che c’entrino, visto che si tratta di minuscole fialette stipate in appositi scatoloni. Ma come fanno, ad entrarci, per questioni di dimensioni. gli almeno due giganteschi generatori, i soli in grado di mantenere quella temperatura a meno 80 gradi, necessaria per garantire la “vita” di quei vaccini?

I Tir che trasportano i vaccini Pfizer negli Stati Uniti, dotati di impianti per il mantenimento alle bassissime temperature richieste. In alto, il furgoncino che ha portato gli stessi vaccini in Italia

Rimbalzano via web immagini che ridicolizzano la scena, con furgoncini Ape e camioncini Algida; così come i commenti che non solo ironizzano pesantemente sui sistemi logistici organizzati dai geni governativi e scientifici, ma si pongono domande e fanno considerazioni semplici semplici. Eccone, ad esempio, una.

“Il ghiaccio secco tende ad evaporare in fretta. Se non ha azoto liquido tenuto a meno 80 gradi da un generatore di freddo più un altro di appoggio, non puoi affrontare il trasporto. Questo furgoncino con i due teneri pinguini non poteva minimamente essere dotato di due generatori e sostenere la carica della sua batteria”.

Del resto, sempre sul web, è possibile osservare quei colossi che sfrecciano per la freeway americane, venti volte il nostro, dotati di tutti i congegni di questo mondo. Come vedere, uno accanto all’altro, un vero veicolo da trasporto e un suo modellino per i giochi dei bambini!

Ma anche dal Conftrasporti-Concommercio piovono critiche, espresse dal vice presidente Paolo Ugge. Ecco cosa dice.

“Non ci sono ancora indicazioni su come sarà effettuato il nodo delle temperature. Il problema se lo è posto anche il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, il quale ha affermato che il ministro non è impreparato su tali aspetti logistici. Ci chiediamo questo ‘non essere impreparato’ in cosa consista. Occorre sapere chi è l’esperto del ministro incaricato del procedimento logistico e se è così onnisciente da non accettare un confronto con chi tutti i giorni opera nel settore”.

E aggiunge, Ugge: “Tanto per cominciare, in Italia oggi nessun aeroporto può gestire prodotti a meno 75 gradi. Bisogna attrezzare con mezzi su gomma idonei a quelle temperature per lunghi tragitti e per le successive destinazioni. Oggi la stragrande maggioranza dei TIR non lavora al di sotto dei 25 gradi”.

Cosa risponde l’onnisciente super esperto ministeriale certo designato dalla ministra dei Trasporti Paola De Micheli di concerto con il titolare della Sanità Roberto Speranza?

 


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