Da piccole cose, grandi questioni

È quasi un gioco da ragazzi, da discoli impenitenti, diseducati al principio fondamentale della giustizia sociale: basta racchiudere il sistema mediatico nel perimetro della penisola centro-settentrionale dello Stivale, differenziare le retribuzioni contrattuali (e non) a vantaggio dei lavoratori lombardo-veneti, disconoscere le qualità della gente del sud, appiccicarle addosso l’insulto “terroni”, è lo storico danno è compiuto. Immagino che questa nota non sarà condivisa dai non meridionali, o peggio, potrebbe somigliare a lamentoso piagnisteo, come a qualcuno piace definire le argomentazioni contro la frattura delle due Italie. Pazienza. Questa domenica di contraddittorie esternazioni sul nefasto evento della morte di Maradona (Cabrini, famoso terzino della Juventus, ha detto che sotto tutela della società di Agnelli il ‘pibe de oro’ sarebbe ancora vivo!) ci tocca denunciare per l’ennesima volta il geo-centronordismo del quotidiano comprato dalla Fiat. Anche oggi tra pagine nazionali e locali, per la sfida Napoli-Roma, e non si tratta di una partitella tra Roccacannuccia di sopra e di sotto, è impossibile ai lettori conoscere le probabili formazioni delle due squadre, in assenza anche dei pochi centimetri che occupa il cosiddetto ‘tabellino’. Poca roba per sostanziare la denuncia del Paese dimezzato? I saggi, che discettano con argomenti culturalmente solidi, sentenziano: “Le grandi questioni si edificano partendo dalle ‘piccole cose’”. Pensiamo che la considerazione si adatti perfettamente al caso dell’ostracismo seriale al calcio napoletano che manifesta il quotidiano divenuto ‘confindustriale’ (con un attacco al giorno al governo dem-5Stelle).

Per scrupolo e curiosità personale, mi rivolgo a De Laurentiis e al meridionalissimo Gattuso. Chiedo con poche righe di una virtuale lettera aperta: “Presidente, Ringhio, per caso avete in corpo il magone di un clamoroso sgarbo in danno del giornale in questione, della redazione sportiva in particolare, tale da giustificare la sua reiterata ostilità?” Per non accodarmi allo sgarbo di la Repubblica propongo qui di seguito quanto racconta il Corriere dello Sport sulle formazioni probabili:

Napoli (4-3-3): Ospina; Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly, Mario Rui; Fabian Ruiz, Demme, Zielinski, Lozano, Mertens, Insigne.

A disposizione: Meret, Contini, Malcuit, Ghoulam, Maksimovic, Lobotka, Elmas, Politano, Petagna, Llorente. Allenatore: Gattuso.

Roma (3-4-2-1): Mirante; Mancini, Cristante, Ibanez; Karsdorp, Veretout, Pellegrini, Spinazzola; Pedro, Mkhitaryan; Dzeko. A disposizione: Pau Lopez, Farelli, Bruno Peres, Juan Jesus, Feratovic, Calafiori, Diawara, Villar, Carles Perez, Borja Mayoral, Providence. Allenatore: Fonseca.

Arbitro: Di Bello di Brindisi.

Buona domenica


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