Caos in Libia. Un tema bollente, uscito dalla ribalta delle cronache per la pandemia informativa imperante.
Una notizia, però, squarcia il totale vuoto mediatico. A fornirla è il sito Sputnik e riguarda il nome dell’unico che può Salvare – è il caso di dirlo – la sua patria, martoriata da infinite guerre civili dopo il colpo di Stato e l’uccisione di Muammar Gheddafi.
Si tratta di Saif al-Islam Gheddafi, figlio del colonnello trucidato.
In un’intervista, infatti, è il nipote, Ahmed Gaddafi al-Dam, a svelare il possibile scenario, con ogni probabilità l’unico in grado riappacificare e riunire la Libia.
Fa sapere, il nipote del colonnello, che sta per prendere il via la denuncia contro Hillary Clinton e i vertici Usa dell’epoca, che hanno organizzato, in combutta con i servizi segreti francesi, quel colpo di Stato finito in un bagno di sangue e con il creare un’instabilità che continua, dopo dieci anni, nei nostri giorni.
Accusa Ahmed Gaddafi: “Vogliamo che tutti conoscano in che modo cinico gli Stati Uniti hanno trattato il nostro Paese, e in che modo la NATO e lo stesso Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sono stati coinvolti nell’assassinio. Vogliamo che ci chiedano scusa davanti al mondo. Un mondo che ha bisogno finalmente di conoscere la verità”.
A proposito di Saif, osserva: “Fino ad oggi non ha voluto prendere posizione nel conflitto. Ma molto spesso il silenzio vale più delle parole. Lui si muove liberamente nel Paese, si incontra con i rappresentanti di tutte le tribù, sta facendo un grosso lavoro di base, sul territorio”.
E commenta: “Sono convinto che un concreto dialogo con Egitto, Algeria e Tunisia può portare a dei risultati molto concreti”.
E a condurlo potrebbe essere proprio lui, Saif Gheddafi.
Nella foto, Gheddafi padre e figlio
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