TEMPESTA D’ACCIAIO / L’OPERAZIONE ITALIA-QATAR

Maxi esercitazione, giorni fa, in Puglia fra truppe italiane della Brigata Pinerolo e quelle del Qatar.

Si tratta dell’Operazione “Tempesta d’Acciaio” – Steele Storm per gli aficionados – che ha avuto inizio il 4 e si è conclusa il 15 ottobre.

“Una grande fiera dei più moderni sistemi di guerra prodotti in Italia che ha visto come base i poligoni della Puglia”, commenta il blogger antimilitarista Antonio Mazzeo.

“La complessa attività tattica ha lo scopo di incrementare l’integrazione e l’interoperabilità tra le due forze armate”, secondo il ministero della Difesa di casa nostra. “Le forze schierate hanno operato in uno scenario warfighting”.

“I reparti specializzati – prosegue Mazzeo – sono stati impiegati nella condotta di esercitazioni a fuoco e nell’impiego dei nuovi sistemi C2 digitalizzati e realizzati nell’ambito del Progetto 4,9 di Forza NEC (Network Enable Capability)”.

Promosso in ambito Nato, il Progetto NEC per la digitalizzazione condivisa delle informazioni, degli equipaggiamenti e delle piattaforme operative e logistiche comuni prevede la spesa di circa 22 miliardi di euro in 25 anni. La sua realizzazione è stata affidata in qualità di prime contractor a Selex Sistemi, che fa capo a Leonardo Finmeccanica, con il supporto delle maggiori aziende italiane nel settore della sicurezza e della difesa.


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