Donald superman, meglio di Stanlio e Ollio

Fauci, esimio e super famoso virologo Usa: “In quasi cinquant’anni di servizio pubblico, non ho mai sostenuto pubblicamente alcun candidato”. Lo scienziato costretto a smentire Trump e chi per lui governa la campagna elettorale dei repubblicani. È fuori di sé pe l’inserimento non autorizzato in uno spot della campagna pro tycoon in cui sembra che elogi la risposta del presidente al coronavirus con l’affermazione, smentita, “Trump sta guarendo dal Covid come sta facendo l’America” (gli Stati Uniti sono al culmine di positivi e deceduti, ndr). Fauci, che non è stato coinvolto nelle cure somministrate a Trump, ha in realtà criticato più volte la risposta federale alla pandemia.
In crisi di astinenza per l’addio di Stanlio e Ollio alla loro travolgente comicità, non manca comunque l’opportunità di una salutare risata e bisogna essere grati a Trump. Chi gli vive da presso racconta, che per mentire ancora una volta (gli statistici hanno in archivio 30mila sue bugie) il clownesco e abusivo abitante della Casa Bianca avesse programmato di mostrarsi ai seguaci in abbigliamento di Superman. Consigliato dallo staff repubblicano ha desistito, ma la notizia è comunque comica e merita una bella, salutare risata.
La ‘macchinazione’ elaborata dallo staff ai vertici della Juventus, sintetizzata con qualche inciampo linguistico dal number one Agnelli, si va rivelando un boomerang. Arruola perfino i media più filo Juventus-Fiat nella schiera di italiani con la testa sulle spalle, che antepongono il prezioso bene della salute alle faccende para sportive del ‘business calcio’. La situazione di stallo che frena la decisione sul caso Juve-Napoli è il sintomo evidente dell’imbarazzo in cui si dibatte chi deve giudicarlo. Sta di fatto che la preoccupante diffusione del contagio da coronavirus induce non solo ad assolvere il rifiuto della trasferta a Torino imposta dall’autorità sanitaria, ma giustifica anche l’apprezzamento per il Napoli che si è negato al rischio di ‘infettare’ chi sarebbe venuto in contatto con i suoi giocatori, inclusi i calciatori juventini. Al diffuso consenso per la richiesta di rinviare la partita, fa eco l’autorevolezza di Zbigniew Boniek, ex di lusso deli bianconeri, presidente della federazione polacca del calcio. Lapidaria la sua sentenza: “Juve-Napoli? Una barzelletta, le gare si possono rinviare”.
Scandalose indecenze che stridono, gridano vendetta se confrontate con le immani sacche di povertà del mondo: costi milionari di borse, orologi, scarpe, arricchite con oro e diamanti, ‘barche’ come navi, con elicottero di scorta e arredamenti firmati da star del design, case e alberghi di petrolieri o di mafiosi, con maniglie e sanitari d’oro massiccio. C’è altro di ignobile alla portata dei miliardari: la casa d’aste Sotheby ha appioppato a chissà quale nababbo una bottiglia di wisky (annata 1926) per 850mila dollari. È di vostro gradimento il tartufo e specialmente quello bianco, ultra famoso, di Alba? Partecipate nel Castello di Grinzane Cavour all’asta annuale. Un esemplare di 750 grammi, nel 2007, è stato preda di un anonimo amatore per 145mila euro.  Al mercato del pesce di Tokio un tonno di 278 chili è stato aggiudicato per la ‘bella’ cifra di 3 milioni e spiccioli di dollari. Caviale di storione ‘albino’?  200mila euro al chilo.
Per favore, che non lo sappia chi si sfama con pane e cipolle.

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