Un futuro ‘idro-elettrico’

Ma allora si può. Il futuro prossimo delle auto è nei motori elettrici? Intanto la Scozia, merito della città di Aberdeen, ha presentato il primo autobus (a due piani) alimentato da idrogeno, antesignano di furgoni e bus, spazzatrici stradali e auto, efficienti al pari di quelli a energia elettrica, ma con maggiore autonomia e ricarica in meno di dieci minuti. Anche l’italiana Eni, su incarico della Gran Bretagna, è coinvolta nel progetto dell’energia pulita grazie all’idrogeno combustibile per il riscaldamento, l’elettricità, i trasporti. Obiettivo, emissioni zero entro il 2050.
Interessante primato dei numeri uno nella vendita mondiale di auto: la Toyota, con la mediazione della Conferenza episcopale giapponese, ha donato a Bergoglio due ‘Papamobile’ a idrogeno, prime berline alimentate così. Autonomia di 500 chilometri, emissioni solo di acqua, altro che anidride carbonica e polveri sottili.
Che dire, Greta Thunberg, divulgatrice mondiale della salvezza del pianeta dai mutamento climatici, è una straordinaria ‘influencer’ e anche in questa preoccupante stagione del Covid ha ripreso la sua fantastica crociata.
In tema. Cresce a dismisura la diffusione di auto, moto, scooter (arrivano in Italia anche quelli prodotti dalla Cina in Australia), biciclette e monopattini elettrici (c’è anche la mitica Vespa). Un dato significativo della rivoluzione ‘mobilità’: auto elettriche o ibride vendute in Italia + 237% negli ultimi tre mesi.
Ma siamo pronti al radicale cambiamento e poi, la voglia di salvare il Pianeta avrà davvero ragione di quanti non intendono rinunciare alle ricchezze ricavate da petrolio e carbone? Primo obiettivo, che non va considerato riduttivo, è ridisegnare la viabilità urbana a protezione di bici e pattini elettrici. Salendo di tono, l’impegno a incentivare, anche con risorse pubbliche, la riconversione della produzione di auto (elettriche, a idrogeno) a finanziare la diffusione pubblica-privata e a costi contenuti delle colonnine per la ricarica. Ipotesi non utopica è la possibilità di ricaricare i mezzi a energia elettrica in marcia, grazie al wireless di bobine incorporate pochi centimetri al di sotto della superficie stradale, semplicemente passandoci sopra. Una città come Tel Aviv, sostiene l’ElectReon impegnata in questo importante passo in avanti per l’ambiente, potrebbe essere elettrificata con un costo di 150 milioni di dollari.
Che dire, Greta Thunberg, divulgatrice mondiale della salvezza del pianeta dai mutamentio climatici, è una straordinaria ‘influencer’ e anche in questa preoccupante stagione del Covid ha ripreso la sua fantastica crociata.
Indagine della Procura a carico degli stranieri della Juventus, che sobillati da Ronaldo, despota assoluto della squadra, hanno ignorato l’obbligo di clausura e, insalutati ospiti della ‘signora’ del calcio italico, hanno volato nei rispettivi Paesi per indossare la maglia della nazionale, mascalzonata in questa fase drammatica di impennate della pandemia, per il rischio di infettare e infettarsi. Già, ma il signor Agnelli e il suo folto staff al vertice della società sportiva, così tenacemente ligi al regolamento permissivo di Lega e Fgci, cos’è, hanno smarrito la retta via?  Niente da dire sui sette ‘ribelli’?
I Giano bifronte della destra: tale Ciocca, euro parlamentare del Carroccio, sicuramente tra quanti hanno bloccato l’intervento del ‘recovery fund’, delle risorse destinate ai Paesi colpiti dalla pandemia e in particolare all’Italia, ha sparlato così: “Sono di più i malati in altri Paesi (europei) perché sono più sporchi”. Domanda dell’intervistatore: “Francesi e spagnoli più zozzi?” Risposta. “Eh sì, hanno una cultura della pulizia diversa da quella italiana…noi siamo superiori a un tedesco o a un francese”. Applausi!
Di contro la civile solidarietà di Fracassi, sindaco leghista di Pavia. Ha chiesto al presidente Mattarella di concedere la nazionalità italiana a Danielle Madam, atleta originaria del Camerun, in Italia dall’età di sette anni, campionessa di lancio del peso, sportiva di assoluto valore, insultata sui social e in un bar da un deficiente razzista.

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