“In viaggio con la Boschi” è il regalo estivo della fresca Unità ai suoi compagni-lettori (sic). Un lunghissimo reportage da pulitzer, a seguire passo passo la ministra che ha in mano le riforme d’Italia nel suo tour estivo tra le feste dell’Unità.
Un successo oceanico per la bella mai addormentata nel bosco di leggi, codici, regolamenti, un supplizio che regge col sorriso sempre smagliante, perchè con quella bocca “può dire ciò che vuole” (ricordate Virna Lisi e il mitico Chlorodont?). Lei lieve, in maglietta, shorts e ballerine, a roteare tra pranzetti e tavole rotonde, in mezzo ad “ali di folla adorante – descrive Repubblica – strette di mano, complimenti, richieste di selfie”. E’ lei la star delle feste, da Scandicci a Castelfiorentino, passando per Imola e Cesena, quindi Padova e Bergamo, fino alla piazza romana.
E’ un popolo che ringrazia, praticamente in ginocchio da lei (e da lui, l’amato premier), per il Job’s Act , “mi avete salvato”, quasi sviene un adorante; “finalmente ho un lavoro a tempo indeterminato, grazie”, esulta un altro baciato dalla fortuna. E lei quella ruota della fortuna, con qualche tenera goccia di sudore che le inumidisce il viso, la fa girare, davanti agli estasiati “compagni”.
Commenta il neo direttore dell’Unità, e autore dell’entusiasmante galoppata tra le feste, Erasmo D’Angelis, fino a qualche settimana fa impegnato al fianco del premier per fronteggiare emergenze idriche e disastri ambientali: “quasi quasi si scoppia tutti in lacrime”. Anche noi.
Sì, perchè le feste son tornate. Peccato che una volta fossero un vero rito, una super messa laica, un incontro fra compagni, quelli veri. Resta il ricordo di quelle mitiche nella Bologna di Renato Zangheri, appena scomparso. Ci venivano da tutta la penisola, come ad una favolosa Isola di Wight. Da Berlinguer a Renzi, dalla Iotti a Boschi il passo è un po’ lungo: e fa girar la testa. Come dopo un tour per almeno mezzo mondo e ritrovarsi così: aspettando la ruota della fortuna…
Una fortuna che può arrivare anche dal Giappone, dopo la trionfale e imperiale visita del premier: che per incentivare investimenti e risolvere senza piagnistei il problema Sud (in quei giorni drammaticamente documentato da Svimez) aveva indicato la soluzione da “due piccioni con una fava”: “vi invito tutti per una bella pizza a Napoli”. E i mandolini?
Nella foto, Maria Elena Boschi
Scopri di più da La voce Delle Voci
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.