Aria nuova all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli da quando è in sella il nuovo direttore generale Marcello Minenna. A quanto pare intenzionato a far piazza pulita di affari & combriccole che hanno caratterizzato per diversi la vita dell’Agenzia, un tassello essenziale nel tessuto della nostra pubblica amministrazione.
Un esempio lampante è fornito da un fresco provvedimento adottato il 21 settembre da Minenna e relativo ad una querelle che si trascina da anni. Un maxi concorso taroccato, finito sotto i riflettori della magistratura, sia penale che amministrativa, del quale la Voce ha scritto in un’inchiesta del 9 giugno scorso, che potete leggere cliccando in basso.
In sostanza, si tratta di un concorso per l’assunzione di 69 dipendenti all’Agenzia, bandito addirittura sette anni fa. E solo due anni fa viene rinviato a giudizio uno dei registi dell’operazione, un alto dirigente, Alberto Libeccio, insieme ad una decina di funzionari.
Pesanti i rilievi mossi dal pm della procura di Roma Mario Palazzi. E dalla ricostruzione degli inquirenti viene fuori il meccanismo. “Una trovata assolutamente originale”, la definisce il pubblico ministero capitolino: perché la soluzione della prova d’esame viene fornita addirittura via mail tramite una copia taroccata della Gazzetta Ufficiale.
Un vero capolavoro della truffa, che consente a 69 candidati di essere assunti senza averne alcun titolo: solo perché conoscevano in anticipo come passare la prova. Non basta: perché l’inquisito Libeccio è stato poi confermato in un ruolo strategico, ossia al vertice della “Direzione Strategica”! Incredibile ma vero.
Da anni il sindacato Dirpubblica sta dando battaglia sul fronte della trasparenza: a partire proprio da quel bando galeotto, che ha man mano permesso di scoperchiare le manovre poco chiare spesso e volentieri avvenute nell’Agenzia. E Dirpubbica si è anche costituita parte civile nel processo.
Ma veniamo alle news.
Inchiesta penale e provvedimenti del Tar a parte, ora interviene con decisione nella vicenda il neo direttore generale Minenna. Che firma una “Determinazione Direttoriale” molto corposa e dettagliata, ben 21 pagine per attestare “l’annullamento d’ufficio in autotutela della procedura concorsuale avviata con determinazione del 16 dicembre 2011 per l’assunzione di 69 dirigenti presso l’Agenzia delle Dogane nonché di tutti gli atti connessi e/o conseguenti e la revoca del menzionato bando di concorso”.
Inoltre, viene “conferito mandato al Direttore del personale per l’emanazione dei conseguenziali adempimenti finalizzati all’esecuzione della determinazione”.
E viene disposta “la trasmissione della presente determinazione alla competente Procura regionale della Corte dei Conti”.
Non poco. Dovranno quindi essere calcolati anche i danni erariali prodotti in questi anni. E riavviate procedure concorsuali trasparenti. In attesa che a Roma prenda il via il processo per accertare tutte le responsabilità.
Meglio tardi che mai.
Cliccando in basso, potete leggere sia l’inchiesta della Voce che il testo della “determinazione” del 21 settembre.
AGENZIA DELLE DOGANE / “CONCORSI SICURI” E TAROCCATI
9 Giugno 2020 di Andrea Cinquegrani
LA “DETERMINAZIONE”
Determinazione annullamento concorso a 69 posti per Dirigenti
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