CI PIANTANO UN “TRIDENTE” NELLA SCHIENA

Mi scrive un lettore, Raffaele Coppola. «Ho visto la notizia dell’esercitazione militare chiamata ” Trident Juncture 2015″. È veritiera questa notizia? Mi domando: se è vero, se ne parla in parlamento? I giovani del m5s ne sono accorti? Perdonate le mie troppe domande, avete cose più importanti da fare, è che come cittadino ha solo fame di capire».

Caro Coppola, la notizia è tremendamente vera. Sarà la più grande esercitazione della Nato dalla caduta del Muro di Berlino, con 35.000 uomini impegnati, 200 aerei, 50 navi. Nel Parlamento non mi pare che se ne parli. Evidentemente la considerano una cosa normale. Invece è la preparazione attiva di una guerra.

Il M5S ha già fatto alcune cose egregie in politica estera (il convegno di Alba mediterranea, l’incontro dei BRICS, l’annuncio di una prossima delegazione in Crimea), ma non sembra ancora deciso a fare una drastica svolta. La guerra si avvicina e la Nato è il suo profeta. Ho proposto loro di aderire, o lanciare, una sottoscrizione, o una qualunque iniziativa, parlamentare o no, per l’uscita dell’Italia dalla Nato. Ma a questo ancora non giungono. Ed è male, molto male. Così si perde tempo e non si dice la verità agli italiani. E il M5S è una grande forza di opposizione. Se si vuole cambiare l’Italia (come è stato promesso) bisogna passare da lì. Non ci sono scorciatoie o tatticismi che tengano.

Io aderisco all’appello di Padre Alex Zanotelli per una mobilitazione nazionale unitaria (nel senso che tutti sono benvenuti, e chi alza barriere è semplicemente politicamente stupido) a Napoli , in coincidenza con l’inizio dell’esercitazione.

 

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