PESTICIDI / AUMENTANO LA DIFFUSIONE DI INFEZIONI NELL’ACQUA

L’uso dei pesticidi in agricoltura, come il glifosato, accelera la diffusione di patogeni nell’acqua.

E’ il significativo risultato di un fresco studio condotto dai ricercatori dell’Università di Berkeley, in California.

I quali hanno accertato che l’utilizzo diffuso di pesticidi, come glifosato e clorpirifos, favorisce la trasmissione di microrganismi patogeni nell’acqua, soprattutto quelli responsabili della schistosomiasi, una malattia debilitante conosciuta anche come “febbre della lumaca”.

La schistosomiasi è causata da vermi parassiti che si sviluppano e moltiplicano all’interno delle lumache d’acqua dolce e sono trasmessi attraverso il contatto con l’acqua contaminata.

L’infezione, che può causare danno permanenti al fegato e ai reni, colpisce ogni anno centinaia di milioni di persone ed è seconda solo alla malaria tra le malattie parassitarie, in termini di impatto globale sulla salute umana.

Dallo studio è emerso che i prodotti agrochimici sono in grado di far crescere la trasmissione dell’infezione in vari modi.

Sostiene il numero uno della Divisione di Scienze della salute ambientale alla Berkley School of Public Health, Justin Remais: “Gli inquinanti ambientali possono aumentare la nostra esposizione e suscettibilità alle malattie infettive. Dalle diossine che riducono la resistenza al virus dell’influenza, agli inquinanti atmosferici che aumentano la mortalità per Covid-19, fino all’arsenico che colpisce il tratto respiratorio inferiore e le infezioni enteriche, lo studio ha dimostrato che ridurre l’inquinamento è un modo fondamentale per proteggere le popolazioni dalle malattie infettive”.

La ricerca ha passato in rassegna oltre mille studi; quindi sono stati effettuati ben 144 esperimenti dai quali è emerso il collegamento tra le concentrazioni agrochimiche e i componenti del ciclo di vita dello scistosoma. Tutti i dati sono stati poi trasfusi in un modello matematico che cattura la dinamica di trasmissione del parassita.

Il modello – spiegano i ricercatori – simula le concentrazioni di comuni prodotti chimici dopo la loro applicazione nei campi e calcola gli impatti che derivano sulle infezioni nella popolazione.

Lo studio, inoltre, ha consentito di accertare e documentare che anche basse concentrazioni di pesticidi comuni – in particolare glifosato, atrazina e clorpirifos – possono aumentare la velocità di trasmissione delle infezioni.

Da rammentare che negli Stati Uniti continua a crescere il numero dei ricorsi giudiziari per ottenere il risarcimento dei danni causati dall’uso del glifosato killer. Il colosso Bayer-Monsanto sta fronteggiando una montagna in crescita esponenziale, dalla quale sono scaturite sanzioni arcimiliardarie. E i suoi legali stanno pensando di “chiudere” il gigantesco contenzioso sborsando un’altra valanga di dollari, purchè il glifosato non venga bollato per sempre. Un po’ come le sigarette, il cui uso non è certo vietato: anche se sui pacchetti è scritto che possono avere effetti cancerogeni.


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