Sono passati 35 anni e la centrale nucleare del Garigliano è ancora lì, come un’eterna minaccia.
Silvestro Montanaro realizzò per la Voce una mitica inchiesta sui giganteschi danni prodotti alla salute e all’ambiente da quel mostro.
Lo fece ad ottobre 1985, un super reportage con notizie e foto sconvolgenti.
Pensate, il titolo fu “Decommissionig now”, quando infatti sembrava che stesse per cominciare la delicatissima fase di smantellamento della centrale.
Che è appena cominciato da qualche anno ed è ancora ben lontano dal completamento.
Ai confini della realtà.
Una bomba ad orologeria che le nostre autorità (sic) se ne fregano di disinnescare.
Ed un carrozzone pubblico, SOGIN, che non muove praticamente un dito, ci mette anni per prendere una decisione. Tanto per continuare ad esistere, spendere e spandere soldi pubblici al vento, mantenere dipendenti e consulenti con i nostri soldi.
Una delle più clamorose vergogne di Stato: regolarmente silenziata dai media.
Un anno e mezzo fa è appena iniziato l’abbattimento di una torre, poche decine di metri e poi il silenzio più totale.
Al contrario, 35 anni fa, Silvestro Montanaro ebbe il coraggio di fare un’inchiesta coi fiocchi. Scavando e tirando fuori verità allucinanti, effetti catastrofici sulla salute dei cittadini (e soprattutto dei bambini) di tutta l’area che va dal casertano fino a Formia.
Ebbe il coraggio civile di accendere i riflettori su una realtà allora (e anche ora) molto scomoda, soprattutto per l’inerzia (e quindi la complicità) delle (non) autorità scientifiche, politiche e amministrative.
Vi riproponiamo quella lunga e densa inchiesta, come ci hanno chiesto molti lettori che hanno letto il ricordo del nostro amico per sempre, Silvestro.
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