Nunzio vobis gaudium magnum.
E’ il Profeta Roberto Speranza ad annunciare lo storico evento davanti alla sbigottita platea di Vip, Bip & Pig accorsi a Villa Phampily per celebrare gli “Stati Generali” indetti dal Vate Maximo, sua Eminenza Giuseppe Conte.
Il Ministrello della Salute, infatti, proclama al mondo intero che sarà l’Italia, per prima, a sfornare immense pozioni del magico vaccino anti coronavirus, parto strabiliante della “sinergia” – come oggi s’ama dire – tra i Vati italioti dei laboratori di Pomezia e quelli dell’Università di Oxford.
A dirigere l’orchestra economico-finanziaria c’è una delle star di Big Pharma, la britannica Astra-Zeneca.
IL PIANO DI RINASCITA…
Ma dove sta il Miracolo degno del San Gennaro più in forma? Ne pennella i contorni lo scienziato-ministro Speranza. “Ne faremo subito 400 milioni di pozioni (avete letto bene), da dare a tutti i nostri cittadini”.
A bocca aperta – forse in attesa del tampone – i pezzi da novanta di mezza Europa, in fase di genuflessione davanti a contanto ministro e cotanto premier, lustro di un’Italia che fino a ieri pareva ridotta al rango di uno staterello di periferia. E che invece, d’un balzo, risorge.
O Rinasce, come ama dire Maggiordomo Conte, che in questi giorni sottolinea la storica importanza del nostro “Piano di Rinascita”.
Con un Venerabile Licio Gelli che dai piani alti fa piroette e salti di gioia.
Torniamo a bomba. Ossia ai taumaturgici vaccini.
Che i nostri cittadini riceveranno – come annuncia il Verbo di Speranza – “aggratis”.
Tutti genuflessi, gli italiani, di fronte ad uno Stato che più generoso, con i suoi sudditi, non si può. La “salvezza” in regalo, da non credere, mai visto. Primo caso nella storia del mondo.
Torniamo con i piedi per terra, uscendo dalla favoletta di Cappuccetto Rosso.
Pensate che il colosso farmaceutico Astra Zeneca sia impazzito al punto da regalare milioni di dosi agli italiani e al mondo?
Se sì, è meglio che vi dotiate di un altro vaccino: quello contro la imbecillità.
Se dubitate, allora fate bene a chiedervi chi pagherà quelle dosi miracolose.
La scelta è ristretta ad un solo candidato: lo Stato.
Ma cosa è lo Stato? Siamo noi, con le nostre tasse, con i balzelli quotidiani che – peggio del coronavirus – hanno ucciso e continuano a uccidere gli italiani.
Sorge a questo punto spontanea la domanda. Serve mai a qualcosa il vaccino anti Covid-19?
NO AL VACCINO DAL PADRE DEI VACCINI
Senza cincischiare troppo, vediamo cosa ne pensa il più accreditato virologo italiano, Giulio Tarro, due volte candidato al Nobel per la Medicina.
E’ autore, Tarro, di un fresco e-book, promosso con il sito di controinformazione l’Antidiplomatico, e titolato “Covid – Il virus della paura”, che chiarisce le idee su molti punti controversi e oscuri, ma soprattutto “oscurati” da scienziati farlocchi, media taroccati e politici incapaci.
Molti punti, a cominciare dal nodo-vaccino.
Precisa Tarro prima di affrontare la questione: “Chi scrive ha avuto per Maestro Albert Sabin, l’inventore del vaccino antipolio che, addirittura, mi considerava il suo ‘pupillo’. Figuriamoci, quindi, se sottovaluto l’importanza dei vaccini. Ma per alcuni virus, come il SARS-COV-2, il vaccino potrebbe rivelarsi una chimera. Come è stato per il vaccino contro l’AIDS, presentato come ‘imminente’ da quasi quarant’anni. E fanno cascare le braccia dichiarazioni come quelle del viceministro della salute secondo il quale ‘o continuiamo a stare fermi e chiusi in casa o ci vacciniamo tutti e ci riprendiamo le nostre vite’. O la sconcertante iniziativa del Governatore del Lazio che, considerando che il vaccino per il Covid-19 non c’è, vorrebbe obbligare tutti gli anziani del Lazio (pena la loro verosimile esclusione da eventi pubblici) e tutto il personale sanitario (pena il loro licenziamento) a vaccinarsi contro… l’influenza”.
Figurarsi adesso cosa ne potrà mai pensare Tarro sull’ultima uscita – da 113 – del Ministrello Speranza!
Rammenta lo scienziato: “Tra l’altro, questo martellamento della ‘soluzione vaccino’, per un virus che viene presentato come una sorta di maledizione biblica, ha davvero sospette somiglianze con quello che era stato messo in scena in occasione dell’influenza H1N1, la famigerata influenza suina”.
E continua: “I vaccini sono tornati ad essere una risorsa fondamentale per il business delle aziende farmaceutiche. Una risalita già cominciata decenni fa a seguito del dilagare di psicosi di massa legate al cosiddetto bioterrorismo”.
AFFARI E MENZOGNE GRIFFATE BILL & MELINDA GATES
Segue un paragrafo dedicato al colosso internazionale “Gavi Alliance”, a favore della quale il premier Giuseppe Conte ha espressamente voluto concedere, solo qualche giorno fa, un finanziamento ben maggiore rispetto a quanto previsto: la bellezza di quasi 300 milioni di euro, mentre gli italiani muoiono di fame, come ha documentato la Voce il 13 giugno.
Scrive Tarro: “A consolidare l’espansione del business vaccini provvede la GAVI Alliance, una partnership nata nel 2000 ed egemonizzata dalla Melinda & Bill Gates Foundation, dalla Fondazione Rockfeller, dalla Banca Mondiale, dalle multinazionali produttrici di vaccini e da altri benefattori. La GAVI Alliance ha già fatto vaccinare circa 400 milioni di persone (per lo più bambini) del cosiddetto Terzo Mondo e, nel 2018, prometteva di vaccinarne, entro il 2025, altri 300 milioni contro una serie di infezioni quali difterite, tetano, tubercolosi. In un mio precedente libro (“10 cose da sapere sui vaccini”, Newton Compton 2018) mi ero soffermato proprio sulla follia della vaccinazione antitubercolare condotta dalla GAVI”.
Continua il j’accuse di Tarro sull’uso indiscriminato dei vaccini. “A promuovere i vaccini provvedono anche dichiarate lobby che affollano i Palazzi dell’Unione Europea. A Bruxelles – capitale mondiale del lobbysmo – ad influenzare le decisioni dei dirigenti e dei parlamentari europei provvedono ben 11.801 gruppi di pressione elencati nel Registro della Trasparenza istituito dalla Commissione Europea. Quelli che curano gli interessi delle aziende produttrici di farmaci e vaccini, intruppati nella European Federation of Pharmaceutical Industries and Associations (EFPIA) – secondo il rapporto della Ue ‘Policy prescriptions the firepower of the Eu Pharmaceutical lobby and implications for public health – dichiarano di spendere 40 milioni di euro ogni anno”.
UNA TRAGEDIA DETERMINATA DAL GOVERNO
Si chiede Tarro. “Perché mai dovremmo vaccinarci per immunizzarci contro il virus SARS-COV-2? Domanda che potrebbe apparire scandalosa ai tanti terrorizzati da quello che trasmetteva la TV e dalla prospettiva di un ‘ritorno del virus’. Domanda più che legittima se ci si sofferma su alcune evidenze scientifiche”.
“Intanto, qual è il tasso di letalità (e cioè quante persone uccide su quelle che infetta) di questo virus? Come già detto – e come ci auguriamo venga analizzato da una Commissione parlamentare d’inchiesta – in Italia la tragedia Covid-19 è stata determinata dal Governo che, invece di fare quello che ha fatto Angela Merkel il 10 marzo 2020, ha deciso il 7 marzo, nella folle pretesa di bloccare il contagio, di chiudere tutti gli italiani in casa. E, per costringerli a restare a casa, ha permesso, o addirittura favorito, una terrorizzante informazione. Ancora peggio ha fatto travisando i dati: presentando, cioè, come infettati solo coloro che risultavano positivi ai pochi tamponi disseminati qua e là dalle Regioni e come ‘morti per coronavirus’ tutti coloro che, deceduti, avevano traccia del virus: anche coloro che erano morti per gravi patologie pregresse o per gli insulti della vecchiaia”.
Una strage di Stato.
Davvero scientifica.
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