Pioggia di volgari e sciatti insulti indirizzati dal presidente dell’associazione degli allergologi italiani, Angela Santoni, al virologo di fama internazionale Giulio Tarro.
Un attacco becero, neanche degno del più sgarrupato mercato rionale, nel quale l’esperta in raffreddori da fieno e riniti stagionali bolla Tarro come “scienziato di modestissima caratura, con dubbia reputazione e scarso rigore scientifico, espulso già negli anni ‘80”. Capito?
Mette perfino in dubbio le due candidature dell’allievo di Albert Sabin al Nobel per la Medicina, la numero uno di SIICA (società italiana immunologia, immunologia clinica e allergologia).
Ma come si giustifica tale astio, un simile accesso di bile, una “allergia” di questo tipo?
Bisogna rammentare che il Vate di Brevetti & Provette, Roberto Burioni (protagonista nei giorni scorsi di un altro volgare attacco a Tarro) è laureato in allergologia e immunologia; ed è quindi ovviamente molto stimato in quegli ambienti griffati Siica.
Solida l’amicizia con la Santoni. I due “luminari” (accreditati anche dall’Enel) ad esempio presero parte tre anni fa – aprile 2017 – al “Festival della Scienza Medica” in cui si discusse soprattutto di vaccini. Uno dei temi clou di quel festival fu infatti la radiazione dall’albo dei medici del dottor Roberto Gava, definita in coro da Burioni, Santoni & C. come un “atto di civiltà”.
E giù all’untore, Tarro, che aveva osato prendere le difese di Gava davanti all’ordine dei medici di Treviso che lo aveva posto all’indice unicamente per aver invitato i suoi pazienti ad osservare il “principio di precauzione” nell’uso dei delicati vaccini.
Già allora, quindi, Tarro nella lista dei “cattivi”, da attaccare ovunque e comunque.
E quale occasione migliore, ora, per un goffo attacco e al tempo stesso una genuflessione perfetta davanti all’incappucciato (è iscritto al Grande Oriente d’Italia) Burioni?
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