Non ne sentiremo la mancanza

Il forfeit di Giggino Di Maio arriva fuori tempo massimo, dopo aver fatto danni al grillismo (e poco male, il movimento è nato da un mix di destra-centro-sinistra sull’onda emotiva del qualunquismo italico), ma quel che conta dopo aver partecipato al governo giallo verde in chiara sudditanza alla Lega e poi a quello in corso, demostellato, in assenza di sincronismi con i dem, anzi spesso in contrapposizione,  fino al pateracchio di favorire Salvini con liste proprie alle regionali, che sottraggono voti al Pd. E allora, dimissioni da capo del movimento? Non piange nessuno, ma la spocchia di  questo dilettante allo sbaraglio potrebbe riservare ancora sorprese, come lascia intendere una sua mezza idea di duopolio uomo-donna al vertice dei 5Stelle, che lo rimetterebbe in gioco. Non condivisibile il commento di Zingaretti “Non mi fa piacere se si dimette” Masochismo?
Che felpa indossava Salvini, cosa gli aveva procurato evidenti scompensi mentali, nutriva forse l’ambizione di compensare il licenziamento da ministro con un’inedita carriera di provocatore, di attore di strada, di guitto, di poliziotto? Giudicate voi. Con la faccia tosta che si ritrova, l’ex ministro dell’Interno è andato a zonzo  nel quartiere bolognese Pilastro e ripreso da un compiacente tele operatore (video  in diretta su Facebook), circondato da agenti di polizia,  ha citofonato a una famiglia tunisina: “Ci può far entrare ? Ci hanno segnalato che da lei parte una parte dello spaccio della droga qua in quartiere” Poi una replica: “Io volevo entrare da lei. Voglio riabilitare il buon nome della sua famiglia. C’è qualcuno che dice che lei e suo figlio spacciate”. IL commento di chi ha assistito a questa ignobile conferma del razzismo di Salvini: “Non ti vergogni di chiedere alla gente al campanello cose così indecenti?”. Il misfatto ha provocato reazioni indignate di Laura  Boldrini: “Il digiuno, (politico, ndr) gli sta dando alla testa. Si è improvvisato sceriffo, proprio lui che allo stadio abbraccia personaggi condannati per spaccio. Senza nessun rispetto per le persone, le forze dell’ordine e chi la droga la combatte davvero”. Si è associato il sindaco di Bologna Virginio Merola: “Salvini continua ad aizzare all’odio. Ha fatto il ministro dell’Interno, come mai in quel caso non ha avuto lo stesso interesse? Forse perché adesso è solo propaganda e si comporta da irresponsabile per qualche voto in più“. Il Parlamento tunisino è furibondo. “Vergogna, chieda scusa a quella famiglia. Siamo sbalorditi, i rapporti internazionali fra Italia e Tunisia per fortuna vanno bel al di sopra degli incitamenti discriminatori del leader leghista. Quest’azione vergognosa di Salvini ha scatenato una grande protesta, manifestazioni di solidarietà nei confronti della famiglia tunisina e del minore citati per nome dall’ex (per fortuna) ministro dell’Interno”. Indecente la difesa di Salvini, in veste di poliziotto anti droga: “Babbo e figlio spacciano droga, ecco perché ho citofonato a quella casa. Abbiamo segnalato a chi di dovere, che agirà di conseguenza”. Salvini ammette di  aver ricevuto una soffiata, dunque la segnalazione potrebbe essere anche una notizia falsa. Ai microfoni di Fanpage, il figlio della persona chiamata al citofono dai Salvini:  “Io non faccio certe cose, mio padre lavora, non mi manca niente. Sono minorenne, vado a scuola, faccio la vita di tutti gli studenti. Come può venire sotto casa mia a dirmi che spaccio?” Il fratello, che non abita più nel quartiere Pilastro: “Adesso sto facendo il bravo”.
È unanime la solidarietà all’allenatore del Bologna Mihailovic, malato di leucemia, reduce da a un trapianto osseo che con la sua forte tempra combatte il male e non fa mancare alla squadra la sua capacità di tecnico. Poco comprensibile, per uno come lui che sperimenta personalmente la qualità della vita e dell’assistenza sanitaria di Bologna, andare allo scoperto in questi giorni che precedono il voto per le regionali in Emilia ed esternare gradimento nei confronti dell’evanescente Bergonzoni e della Lega: “Tifo per Matteo Salvini e spero che possa vincere in Emilia-Romagna con Lucia Borgonzoni. Salvini è intelligente e capace, è all’altezza di guidare il Paese. Non conosco la Bergonzoni (sic) ma so che sarà all’altezza (!!!).

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