GIANFELICE ROCCA / UNA VOLATA PER LA PRESIDENZA DI CONFINDUSTRIA

Bagarre per la poltrona di presidente in Confindustria.

Fino ad oggi due i candidati forti, il lombardo Carlo Bonomi e il numero uno di Federacciai Giuseppe Pasini.

Ma ecco spuntare con prepotenza un terzo nome, quello di Gianfelice Rocca, al vertice del colosso per l’impiantistica petrolifera Techint.

Dettaglia Affari italiani. “Gianfelice Rocca, patron di Techint, ex numero uno di Assolombarda starà davvero pensando di scendere in campo per la presidenza della Confindustria se la candidatura lombarda di Carlo Bonomi non dovesse decollare e avere i numeri per sfondare nel Sistema dell’Aquilotto? Mentre la Lombardia è lontana dal trovare una squadra sulla candidatura unica in modo da far tornare il Nord alla guida di Viale dell’Astronomia, il bresciano Giuseppe Pasini non cede al pressing di qualche territoriale lombarda e del numero uno della confederazione regionale Marco Bonometti che gli chiedono di fare un passo indietro per la ragion di Stato lombarda”.

Così continua: “Mister Feralpi tira dritto. ‘Ho sempre fatto le mie battaglie e sono arrivato alla presidenza di Federacciai con successo. Mi ritirerò solamente se me lo chiederà e scenderà in campo Gianfelice Rocca’ va dicendo Pasini in questi giorni, mentre tutti gli altri candidati (oltre al milanese Bonomi e a Pasini, anche il modenese Emanuele Orsini e la torinese Licia Mattioli) vantano un nocciolo duro di voti che li rende fiduciosi sulle proprie chance di succedere a fine marzo a Vincenzo Boccia”.

Un pezzo da novanta, Rocca, la cui possibile intenzione di scendere in campo, da sola, avrebbe la forza di convincere Pasini a togliere il disturbo.

Già in precedenti tornate si era profilata la candidatura Rocca, il quale ha poi sempre preferito defilarsi e continuare a coltivare i molteplici interessi & affari, da quelli griffati Techint fino a San Faustin, il ricchissimo pozzo di famiglie (& amici), prima acquartierato a Lussemburgo e ora in Svizzera.

Ma sia Techint che San Faustin danno non pochi grattacapi all’ex presidente di Assolombarda. Sono infatti al centro di ponderose inchieste portate avanti dalla procura di Milano, che indaga per “corruzione internazionale” circa le tangenti milionarie in Brasile, mentre è in piedi anche la maxi inchiesta Lava Jato che vede imputata mezza classe politica carioca.

Problemi giudiziari anche per il fratello, Paolo Rocca, a bordo della sua Tenaris, regina dell’acciaio in Argentina.

Possono consolarsi, i Paperoni d’Italia, con l’Humanitas di Rozzano, perla nel settore sanitario d’eccellenza? E caso mai adesso con una corsa verso Viale dell’Astronomia?


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