WALTER RICCIARDI / L’EX VERTICE ISS CONTRO IL PUBBLICO

Fino ad un anno fa è stato il numero uno dell’Istituto Superiore della Sanità. Un organismo di tutta evidenza pubblico e istituto a tutela della salute dei cittadini, quindi la salute pubblica. Fino a prova contraria.

O almeno fino a quando ‘O Presidente non ha rilasciato una illuminante intervista alla Repubblica il 19 novembre, autrice l’esperta della sanità Elena Dusi. Un’intervista genuflessa che ha il pregio di farci conoscere alcuni risvolti nella carriera di Walter Ricciardi, fresco di nomina come Coordinatore del Consiglio Scientifico di Technopole, la cui nuova sede nel Padiglione Italia all’Expo di Milano è stata inaugurata solo pochi giorni fa, il 4 novembre scorso.

Ecco la chicca. “Sono stato presidente dell’Istituto fino a 11 mesi fa e posso dire che le regole del settore pubblico sono veramente difficili. Le lungaggini della burocrazia sono incompatibili con i tempi della ricerca, che corre rapida e vive di competizione internazionale”.

Non basta. “E’ brutto dirlo, ma non credo che in regime totalmente pubblico saremmo riusciti a comprare i microscopi all’avanguardia di cui ci stiamo dotando”.

E a proposito delle polemiche suscitate dalla nascita del Technopole, il Luminare fa luce: “Capisco che la fase iniziale dell’operazione potesse sembrare poco trasparente. Ma si doveva pur partire”!

Siamo su Scherzi a parte? Un ricercatore (sic) che ha lavorato per anni come emblema del servizio pubblico oggi sputa su quel pubblico? E come lo avrà mai “servito” – il pubblico – in quegli anni?

Dall’ISSS si è dovuto dimettere, un anno fa, per un palese conflitto d’interesse. Ad altrettanto palese dimostrazione che già allora non era poi tanto a favore dell’interesse pubblico, anteponendo quello di stampo privato.

Fa incetta di poltrone, il Vate, visto che solo un mesetto fa ha ricevuto un alto incarico a livello europeo. La Voce ne ha scritto una cover story. Meglio ridarle una letta.

 

Nella foto Walter Ricciardi


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