Basta ‘buuuu’

Facciamo sul serio: ovvero, al primo rigurgito di razzismo da stadio, di insulti ai giocatori con la pelle nera o a luoghi dell’Italia a sud di Roma, la società che non ha saputo o voluto reprimerli si penalizzi con dieci giornate di incontri casalinghi a porte chiuse, privi di spettatori. In caso di recidiva, si estenda il provvedimento all’intero campionato.
Per il fanatismo di chi è schiavo della calciomania, male patologico di cui ha colpa l’ossessione mediatica di giornali e televisioni, sembra l’unico antidoto possibile costringere i club a stroncare il fenomeno con mezzi drastici, primo fra tutti il taglio del cordone ombelicale con la teppaglia che si annida tra gli ultras.  Hanno sbagliato i giocatori del Brescia, compagni di squadra di Balotelli e quelli del Verona, sua avversaria, a trattenere in campo il giocatore italiano di origine africana intenzionato a uscirne?. Il gesto di denunciare così i cori razzisti di cui è vittima non solo nello stadio veneto, avrebbe accelerato probabilmente l’attuazione del patto  di uscire dal campo al primo accenno di insulti dei giocatori neri, che contribuiscono con la loro presenza alle fortune delle squadre italiane, che per schierarli nelle proprie formazioni investono somme astronomiche e da qualche tempo prelevano in Africa giovanissimi talenti, con costi modesti
Matteo Salvini: “Il razzismo e l’antisemitismo vanno condannati (anche il suo razzismo?) ma non abbiamo bisogno di fenomeni” (leggi Balotelli). Ma  dei bianchi  ariani come Immobile, Belotti, Insigne sì, abbiamo bisogno?  Sempre Salvini: “Con 20 mila posti a rischio nell’ex Ilva, Balotelli è l’ultimo dei problemi. Vale più un operaio dell’Ilva che dieci Balotelli”. Il lupo perde il pelo, non il vizio e torna a galla la xenobia del Carroccio. Che razza di paragone…
La considerazione è in sintonia con l’insulto razzista del capo ultra veronese:  “Balotelli avrà pure la nazionalità italiana, ma non  sarà mai del tutto  italiano”. La replica del giocatore:  “Non c’entra più il calcio, fate riferimento a situazioni sociali e storiche più grandi di voi, piccoli esseri. Qua state impazzendo. Ignoranti… Siete la rovina. Quando Mario faceva gol e vi garantisco ne farà ancora per l’Italia, vi stava bene vero? Persone così vanno ‘radiate’ dalla società, non solo dal calcio. Basta mandare giù ora, basta lasciare stare. Chi ha fatto il verso della scimmia si vergogni”.
Incredibile il commento di Setti, presidente del Verona:  “Balotelli? Confermo che noi non abbiamo percepito nulla. Sono arrivato a Verona 8 anni fa e ho subito potuto vedere come i tifosi veronesi siano sì ironici ma assolutamente non razzisti”. A noi non risulta che Setti sia cieco e sordo, ma interessatamente ‘distratto’. è. Va in parti con il sindaco leghista Sboarina: “Ciò che ha fatto Balotelli è inspiegabile, perché senza alcun motivo (!) ha avviato una gogna mediatica su una tifoseria e una città”. Fico, presidente della Camera dei deputati, in risposta al capo degli ultras: “E’ italiano ogni cittadino italiano che condivide i valori della nostra Costituzione, che onora il nostro Paese”.
In tema sul tema. Aurora Desio Calcio, Brianza. È in corso una partita di calcio tra ragazzini di dieci anni. Un mamma urla a un bambino di colore “Negro di merda”. Lettera aperta del club al ministro per lo sport Spadafora: “Era una semplice partita di calcio giovanile, che dovrebbe essere un momento  di amicizia,. condivisione, fair play. Nel mirino: un bambino di 10 anni. Dieci. Non è un incubo. È realtà, tristissima. Andata in scena sabato pomeriggio in Brianza. Attrice protagonista, da oscar dell’inciviltà, una mamma. Come gesto simbolico di condanna totale del razzismo e di sostegno a tutti coloro che ne sono vittima nel prossimo weekend alcune nostre squadre giocheranno con il volto dipinto di nero e con altre squadre faremo dei laboratori, con disegni per far capire che noi l’unica razza che conosciamo è quella umana. Sperando che un giorno, non troppo lontano, sia così ovunque”.
In tema sul tema. Tale Leonardo Binda, assessore alla cultura (!) del comune di Orzinuovi nella bufera. Ha pubblicato un video. Ritrae un giovane del Carroccio mentre partecipa a un gioco che consiste nel riconoscere una figura che gli amici gli hanno appiccicato sulla fronte. L’immagine è di una foca e gli suggeriscono “è un animale grasso che vive in acqua. La risposta: “Un negro”.
Napoli, mettiamola così, non è proprio empatica nei confronti di Salvini. In città compaiono scritte contro di lui e contro il Carroccio: “Napoli ti odia”, “Odio la Lega”.
In tema sul tema. Se da noi la Lega mostra la sua vera faccia di partito razzista e xenofobo, in America non va meglio. Fa paura il fenomeno del suprematismo e si moltiplicano gli episodi di violenze su persone di colore. In  Colorado, tale Richard Holzer, suprematista bianco, era pronto a compiere una strage con esplosivo fornito da suprematisti, che in realtà erano agenti dell’Fbi. L’attentato è fallito perché Holzer ha messo al corrente del proposito uno degli agenti sotto copertura. L’arrestato indossava una maschera, una fascia con il simbolo del nazismo e si è vantato di un altro tentativo di strage, non realizzato,  con il veleno, da compiere in complicità di un cuoco pagato per mettere arsenico nelle tubature della sinagoga. Holter ha detto di far parte del Klu, klux, Klan, di essere pronto a combattere una ‘guerra santa razziale’ Anche negli Stati Uniti, lo denuncia l’Fbi, razzismo, antisemitismo: “Più morti, dagli estremisti violenti che dai terroristi  internazionali”.

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