Botta e risposta tra Alì Agca e il legale della famiglia di Emanuela Orlandi in merito alla nomina dell’ex procuratore capo della procura capitolina, Giuseppe Pignatone, al vertice del tribunale di Città del Vaticano.
Sibilline le parole dell’attentatore di Papa Woytila: “E’ stato un errore nominare Pignatone perché ha archiviato il caso di Emanuela Orlandi”.
E aggiunge in tono quasi minaccioso: “Ora deve dimettersi per non rovinare la sua coscienza pulita, per non sporcare la sua lotta onesta contro la criminalità”.
E aggiunge, nella sua nota all’Ansa: “Papa Francesco deve rivelare tutta la verità su Emanuela Orlandi. E’ arrivato il momento. Questa verità, collegata al mistero di Fatima, non è più grave e più dannosa per il Vaticano dei crimini diabolici del cardinale Pell, il numero tre in Vaticano, e del cardinale Mc Carrick”.
Cosa si nasconde dietro a queste ulteriori cortine fumogene, a quasi quarant’anni dal rapimento di Emanuela Orlandi? Quali significati? Quali messaggi?
A stretto giro arriva la risposta di Laura Sgrò, legale della famiglia Orlandi: “Auguriamo buon lavoro a Giuseppe Pignatone e speriamo quanto prima di incontrarlo. Se Alì Agca ha motivazioni proprie a sostegno di quello che dice, lo facesse sapere raccontando i fatti e non limitandosi a fare dichiarazioni. Alì Agca spiegasse ciò che dice, in modo da poterne valutare l’attendibilità”.
Val la pena di rammentare le ultime, oscure pagine dell’eterno giallo. Quando circa tre anni fa sono state scoperte, nella super cassaforte vaticana, carte e documenti che attestavano la permanenza a Londra – in una residenza gestita da suore – proprio di Emanuela, a metà anni novanta e per una dozzina di mesi. Ciò dimostra che, all’epoca, la ragazza era viva e vegeta.
Sorge spontanea la domanda: come mai la procura guidata da Pignatone non ha mai scoperto il contenuto effettivo di quei documenti? Come mai si è gingillata per mesi e mesi nella riesumazione di cadaveri ultrasecolari e se ne è fregata di scoprire quel mistero londinese?
E ora, tra le mura vaticane, potrà mai Pignatone tirar fuori quei segreti fino ad oggi sempre rigorosamente custoditi? E riuscirà mai a prevalere – tra alti muri di omertà, complicità e connivenze vaticane – la glasnost di papa Francesco, quasi solo contro tutti?
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