In un campeggio del Cilento, una nota agenzia di viaggi di Berlino invia gruppi di 15 giovani tedeschi a rotazione settimanale. Uno è arrivato e ci sembra un’opportunità per capire se le nuove generazioni della Germania di Hitler, responsabile dell’omicidio di massa di sei milioni di ebrei, ne hanno consapevolezza, se condannano l’olocausto. Lo chiediamo mentre nel locale comunitario i telegiornali trasmettono la notizia filmata dell’attacco alla sinagoga in Sassonia, portato dall’estremista di destra Stephan Balliet, testa rasata di criminale negazionista della shoha, della persecuzione e del genocidio degli ebrei ad opera dei nazisti, 28enne ripreso nelle strade di Halle in giacca militare, elmetto e ben in vista un fucile. L’estremista di destra non porta a compimento la strage programmata solo perché non riesce ad aprire la porta d’ingresso della sinagoga, sbarrata dal capo della comunità ebraica e inutilmente colpita dai proiettili sparati contro. Balliet se la prende con una donna che ha sfortuna dki passargli accanto, le spara, l’uccide, poi ammazza il cliente di un ristorante turco, ne ferisce due, filma ogni cosa con una telecamera fissata sull’elmetto e trasmette le riprese sulla piattaforma Twitch. Il neonazista prova anche a far esplodere due ordigni rudimentali, ma il tentativo fallisce, nella sua auto armi e munizioni. Nel suo becero vocabolario, spiccano la definizione ‘scarafaggi’ per turchi e arabi, e si sprecano gli insulti per gli ebrei.
“Che ne pensate Karl, Wilelm, Rudolf?” I ragazzi si avvalgono della ‘facoltà di non rispondere’, ma li incalziamo. “Di pazzi è pieno il mondo” commenta Wilelm, “Quel Balliet è fuori id testa, disarticolato mentale”. Replichiamo: “Che sia uno squinternato lo accerteranno le perizie psichiatriche, ma è sicuro che si tratta di un neonazista, di uno xenofobo che odia gli ebrei. Se è così, ed è così, c’è da temere un nuova minaccia tedesca antisemita?” Karl scuote la testa, nega: “Intanto è ancora da accertare la tesi dell’olocausto e il nazismo, condannati i suoi eccessi di nazionalismo, non è poi la sciagura che si vuol far credere”.
Non andremmo oltre, convinti che i novant’anni che ci separano dall’ideologia nazista abbiano estirpato dalla memoria di buona parte delle nuove generazioni di tedeschi la tragedia del nazismo, ma non possiamo lasciar cadere così il confronto. “Siete fuori dal mondo, accecati dal sovranismo. Ignorate o fingete di non sapere che la preoccupante adesione di vostri connazionali all’estrema destra, incute ragionevole paura per la loro accertata violenza e che quasi cinquecento latitanti sono potenziali omologhi del sanguinario Stephan Balliet, che i social sono saturi di proselitismo in nome di Hitler, pronto a una nuova caccia all’ebreo, ad arabi e turchi con l’obiettivo di una criminale pulizia etnica, sollecitata da gruppi che ricordano il peggio dell’estremismo di destra, che nato in clandestinità, nell’ombra, diventa sempre più emerso, spavaldo, esplicito.
S’infiamma il duello di M5Stelle-Pd e Lega, in guerra aperta per la guida dell’ e Umbria, regione al voto tra non molto. Salvini attacca il candidato della lista civica appoggiata dai partiti della maggioranza di governo in accordo con l’accusa strillata dall’avversaria indicata dalla Lega, Donatella Tesei, di conflitto d’interessi nella gestione dei fondi per il dopo terremoto. Bianconi contesta: ”Tutto regolare, solo fango”, i dubbi restano. L’imprenditore che aspira a governare l’Umbria al contrattacco: “La Tesei, sindaca di Montefalco, lascia il Comune con un deficit di quattro milioni, che per una piccola realtà sono un buco enorme. Gli abitanti del borgo pubblicano sui social le immagini di strade dissestate rifiuti non raccolti. Salvini: “La persona giusta al posto giusto”.
Nell’ambito delle sue menti eccelse, il Movimento 5Stelle annovera il sottosegretario alla presidenza Riccardo Fraccaro. Sull’onda lunga delle celebrazioni di gruppo grulline per il taglio dei parlamentari dichiara: “Abbiamo scritto una pagina di storia. Non è un atto di democrazia diretta, ma di efficientamento delle istituzioni”. Credete, lo ha detto. Per convinto buonismo non ci siamo fermati al celebre dizionario Treccani. Abbiamo completato la ricerca del termine efficientamento in altri quattro vocabolari della lingua italiano. Invano, di efficientamento non c’è traccia e anche il dispositivo di correzione del computer lo sottolinea come errore. Ma di che meravigliarsi. Esiste forse attenzionare, di cui fanno abuso politici e giornalisti? Non esiste ed non è sgradevole ascoltare l’iterazione di “…e poi mi taccio”, che conclude gli sproloqui televisivi di gente dei partiti, dello spettacolo, del giornalismo, non è riprovevole la tenacia di anchorman, uomini politici e non, che si ostinano a etichettare Tav il Treno ad Alta Velocità, espressione decisamente al maschile? Di là dall’improprietà di efficientamento, non avrebbe risposto al criterio di risparmio e di efficienza eliminare la seconda Camera del Senato? Via 315 parlamentari e via il deleterio ping-pong Montecitorio-Palazzo Madama. Cioè, Dove tagliano e dove aggiungono: anziché premunirsi di concerto con il Pd, e dare a Roma un sindaco autorevole, capace e risoluto nel mettere mano ai mille problemi di Roma, i ‘grulletti’, specificamente l’assessore al personale del Campidoglio, propongono che la sindaca Raggi, disastrosa prima cittadina della capitale, sia cooptata dal Consiglio di ministri, che sieda al suo tavolo decisionale. Incredibile, ma vero. Sulla questione incombe il truce Salvini. Chiede le dimissioni della Raggi: “Fare il sindaco non è il suo mestiere”.
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