E governo fu, in attesa dei nomi

Ore 18, mezza Italia in attesa di Casaleggio, che ha promesso di svelare l’esito del voto sulla piattaforma Rousseau. Nel frattempo mostra  euforia per la partecipazione degli iscritti. Ore 18 e 10, e 20, 18 e 40, 19. Dal portone dove  ha sede l’associazione, a dispetto dell’ottimismo degli operatori, non compare nessuno e circolano voci di ogni tipo, ma soprattutto non c’è nessuna comunicazione che giustifichi l’incredibile ritardo. Saltano tutti i tempi. Alle 18 e 30 era annunciato l’intervento di Di Maio e dopo un quarto d’ora quello della De Michele. Niente, se non la voce del silenzio e un aggiustamento. Dopo  Di Maio l’intervento di Casaleggio. 19 e 10, che c’è dietro questo sconvolgimento di tempi e modi del risultato? 19 e 15, l’annuncio che l’esito della votazione sarà pubblicato sul blog dei 5Stelle e si conferma che in televisione lo comunicherà Di Maio. Dalla Casaleggio smentiscono  l’esistenza di problemi tecnici. È saltata ogni previsione e si conferma che il ‘capo politico’ del Movimento si arroga il diritto di  sostituirsi a Casaleggio. Delirio di onnipotenza. 19 e 20, niente di nuovo sul fronte della Rousseau. C’è stata l’incursione di haker, che ha cancellato i voti e i 5Stelle si arrampicano sul come rimediare? Un portavoce della piattaforma smentisce e lo fa quando l’impazienza dei giornalisti ha superato ogni limite. Passano i minuti e si consolida l’idea che la presunta perfezione della piattaforma sia ingiustificata. S’inseguono i dubbi. 19 e 25. Di Maio in conferenza stampa: “79,3% di sì”. Sarà vero?  Un altro comizio.  Nessuna spiegazione del ritardo. Restano tutte le perplessità: ottantamila iscritti alla piattaforma decidono del futuro dell’Italia? E la trasparenza del voto, l’ha garantita il notaio amico di Casaleggio? Dopo Di Maio passerella per i capigruppo di Camera e Senato e nuova orgia di comizi. Per fortuna Mentana deve interrompere, pressato dalla pubblicità, l’interminabile auto promozione dell’ex vice premier. Post di Zingaretti: “Passi decisivi del programma”. Salvini: “Il governo delle  poltrone dura poco. Onore e dignità, a testa alta”, ma non sa dove sta il cuore. Con la mano sinistra si tocca il petto a destra. Fico: “Il movimento ha deciso di non arrendersi”. Casaleggio: “Sono contento per la partecipazione dei cittadini (cittadinanza attiva, digitale)”. Sul ritardo?  “Tutto normale”. Zingaretti e Di Maio all’unisono: “Accolti tutti i nostri punti”
Conte domani si recherà al Quirinale per sciogliere la riserva, fine del primo atto. Il secondo, sui nomi, a breve, con qualche sorpresa e la conferma che la discontinuità con il sistema dei partiti è un’utopia. Il toto ministri ripropone più d’un nome del precedente governo ed esponenti del Pd, con precedenti di governo.

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