LEGNANO / LE FIAMME GIALLE INDAGANO SULLA GIUNTA-TRUFFA

Fiamme gialle nei palazzi della Regione Lombardia. Sono a caccia di carte e documenti relativi alla storiaccia del Comune di Legnano, entrato in crisi ma artificialmente tenuto in vita grazie ad un abnorme provvedimento adottato dal Difensore civico della Lombardia, Carlo LioSu ordine della procura di Busto Arsizio, infatti, i finanzieri hanno sequestrato gli atti con i quali si è provveduto alla surroga di un consigliere comunale, così si è evitato lo scioglimento del consiglio stesso, così come esplicitamente previsto dalla legge.

Ecco in rapida sintesi i fatti.

Carlo Lio. In apertura la sede del Comune di Legnano

Tutto comincia a marzo di quest’anno. Quando i consiglieri comunali di Legnano si dimettono in massa per protestare contro la gestione del sindaco, Giambattista Fratus. Per la precisione si dimettono tutti i consiglieri di opposizione e due della stessa maggioranza, facendo ovviamente mancare ogni numero legale.

Ma che succede? Per impedire il dovuto scioglimento del consiglio comunale, il difensore civico della Regione, Carlo Lio, nomina un commissario ad acta il quale a sua volta procede alla surroga di un consigliere comunale, rivitalizzando un consiglio già morto, sepolto e destinato al dovuto scioglimento.

Succedono subito dopo altri fatti, ossia l’arresto dello stesso sindaco Fratus, del vice sindaco Maurizio Cozzi e dell’assessore Chiara Lazzerini. Tutti in manette per turbativa d’asta, mentre Fratus è accusato anche di corruzione elettorale.

Da rammentare che sono state fortissime le polemiche, quasi due anni fa, in occasione della nomina di Lio a difensore civico della Regione Lombardia, all’epoca ancora guidata dal leghista (ora in rotta di collisione con Matteo Salvini) Roberto Maroni.

Anche le Iene mandarono in onda un memorabile servizio, dopo un lungo inseguimento del neonominato Lio, per chiedergli spiegazioni circa il ‘curriculum’ nel quale faceva spicco la “licenzia media”. Scritto proprio così non solo nel pedigree ma perfino nella domanda di partecipazione.

Carlo Lio vinse superando in tromba stralaureati in legge ed economia! Ora in due distinte indagini penali (Mensa dei poveri e Legnano) compare il nome di Carlo Lio.


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