Dopo il grande successo di Cervia, dove è stata selezionata ed ha esposto fra i poco più di 100 artisti prescelti tra mille per I Mille di Sgarbi , l’artista romana di origini cosentine Marilena Villella sarà all’ Artexpo Summer Rome 2019, la collettiva di artisti internazionali che si inaugura con un vernissage sabato 15 giugno al Art Gallery Rome e resterà aperta fino al 27 giugno nel cuore della Capitale, a due passi da Piazza Navona.
Dai Mille di Sgarbi all’Art Expo di Roma: visioni e costellazioni di Marilena Villella
La sua ricerca artistica, specchio di un mondo spirituale in continua evoluzione, ha stregato un gigante dell’arte italiana come Vittorio Sgarbi. Certo, perché Marilena Villella, 36 anni, cosentina trapiantata a Roma – e in tutti i luoghi del mondo in cui le visioni artistiche hanno diritto di cittadinanza – è stata fra i poco più di cento talenti prescelti dal grande critico per la mostra “I Mille”, appena chiusa a Cervia, Magazzini del Sale, con un successo andato oltre ogni aspettativa. “Passaggi di Stato” e “Ricomposizioni” sono le sue opere prescelte per la prima edizione de I Mille di Sgarbi.
«I miei Mille, come in un’ideale impresa garibaldina – scrive Sgarbi nell’introduzione al Catalogo della mostra (edito da Maggioli Musei), dall’evocativo titolo Mille, deinde centum – provano a squarciare il velo sulla questione dell’arte negata, marciando contro la pervicace dittatura del silenzio imposto».
«Dentro questa mostra», è il senso dell’annuncio, il visitatore trova «opere e personalità di innegabile interesse», tanto da chiedersi perché abbia «dovuto aspettare iniziative come queste per poterle conoscere». Ma «nel momento in cui lo farete, avrete riconosciuto il senso più consono di questo progetto», un progetto che promette mille e ancora mille sviluppi (Mille, deinde centum, /dein mille altera…), proprio «come i baci di Catullo».
E fra i Mille, appunto, irrompe la pittrice cosentina, “nella vita” ingegnere gestionale, con tutto il portato di quell’esplosivo genius che – basta guardare le sue opere – non poteva che colpire la sensibilità di Sgarbi. Perché, come ha scritto il critico, «in mezzo ad artisti la cui cifra stilistica è conosciuta, ce ne sono molti da gustare con interesse, che hanno una loro originalità e qualcosa da dire oltre la rituale banalità cui ci ha abituati l’arte contemporanea. La rassegna è una vetrina per dire: ecco, questi artisti sono da seguire, vediamo come evolverà la loro produzione».
Noi lo prendiamo alla lettera e seguiamo Marilena Villella.
Partiamo da “Costellazioni”, visione immaginifica di quel cosmo che da sempre inquieta ed interroga l’animo umano: cerchi concentrici puntellati di luce fino a raggiungere il punto centrale, quasi un occhio, che scruta il fondo nero su cui poggiano – e danzano – galassie e sistemi solari.
Più sofferta la riflessione di “Elementi 2”, quasi un urlo la macchia rossa che campeggia sul fondo terrestre, prima di diventare una pioggia di schizzi, poi su, sempre più in alto, fino a diventare un nuvolone scuro, capace di evocare quasi un fungo atomico.
E’ questo che è diventato il nostro mondo?
L’artista si interroga e ci interroga, conducendoci lungo percorsi inediti, pensosi, a tratti solenni, a tratti ironici e gioiosi. Così ecco l’esplosione di giallo nella cascata di mimose dedicata dall’artista a una festa molto speciale: “Just Like a Woman”.
E ancora, Suona una musica scritta, suona in “Parole 2”, altro dipinto da percepire, prim’ancora che guardare o capire, com’è nello stile dell’artista cosentina e del suo sguardo lungo sulle emozioni che suscita il mondo. «Dipingo i miei pensieri – dice di sé Villella – che siano immagini o concettuali». E «il passaggio dal figurativo all’astratto è il risultato di un naturale processo di evoluzione intellettiva», perché «dipingere rappresenta la libertà, tra la mente e la tela non ci sono condizionamenti». E’ una continua ricerca dell’equilibrio, la sua, che si risolve nella composizione: «bilanciare chiaro e scuro, forma e colore, logica e assurdo», per poi «rompere tutto e ricominciare».
Che sia «armonia o contrasto, gioia o risentimento», per Villella l’arte è vissuta «come occasione di fuga verso una dimensione lontana, oppure intimamente vicina».
Appassionata di arte moderna, solide radici culturali piantate fra giganti come Van Gogh, Klimt o De Chirico, quando le si chiede di tornare con la mente al passato, all’origine prima della sua ispirazione, Villella si rivolge, con tutta la venerazione del caso, al genio della luce: il Caravaggio.
Fra i protagonisti, dunque, dell’emozionante esperienza fra i Milledi Sgarbi (la mostra di Cervia chiude il 9 giugno), reduce anche dalla menzione speciale nella rassegna “I Geni Comuni”, allestita al Museo del Presente di Rende (CS), Marilena Villella è ora pronta per un altro, imminente evento di primo piano dell’estate romana e, più in generale, della cultura nel nostro Paese. Con la sua opera “Dimensioni Percepibili” Villella sarà infatti fra gli artisti provenienti da tutto il mondo che espongono a Artexpo Summer Rome 2019, la grandiosa rassegna artistica internazionale che si inaugura il prossimo 15 giugno alla Art Gallery Rome in via del Parione 10, a pochi passi dal Chiostro del Bramante e da Piazza Navona.
L’appuntamento è per il vernissage di sabato 15 giugno, ore 18. La mostra resterà aperta fino al 27 giugno.
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