ASSANGE / IN GRAVI CONDIZIONI IL FONDATORE DI WIKILEAKS

Le condizioni di salute di Julien Assangesi sono aggravate negli ultimi giorni.

Il fondatore di Wikileaks, infatti, è stato trasferito nell’area sanitaria della prigione di Belmarsh, nella zona sud est di Londra, dove è detenuto da oltre un mese. Deve scontare una pena da 50 settimane per presunte violazioni dei termini di libertà vigilata dopo esservi rifugiato nell’ambasciata dell’Ecuador.

Ma sul suo capo pende una spada di Damocle molto più pesante e minacciosa: la richiesta di estradizione avanzata dagli Stati Uniti, che lo accusano di reati gravissimi, come la violazione della legge sullo spionaggio che gli può costare una condanna a 175 anni di reclusione, nonché l’accusa di cospirazione, che può valere altrettanti anni.

Così scrive un sito britannico. “La salute di Assange si era già deteriorata significativamente durante i quasi sette anni trascorsi all’interno dell’ambasciata dell’Ecuador a Londra e ha continuato a peggiorare durante le sette settimane trascorsa Belmarsh, come riportato da Wikileaksin una dichiarazione. ‘Ha perso peso in modo drammatico, la decisione di trasferirlo nell’area di salute parla da sè’. Alcuni giorni fa Assange ha affermato attraverso una lettera che non è in grado di esercitare la sua difesa in carcere di fronte ai tentativi degli Stati Uniti di ottenere la sua estradizione e forse la sua morte. Nel testo, scritto a mano il 13 maggio e inviato al giornalista britannico Gordon Dimmack, l’attivista australiano ha chiesto a tutti coloro che condividono i suoi ideali di combattere ‘fino al giorno in cui sarò libero’”.

“Sono impotente e conto su di te e su altre persone di buona volontà per salvarmi la vita”, sono le sue parole.

A serio rischio di vita, Assange, per aver fatto il suo lavoro e svelato la montagna di bugie per anni costruite dagli Usa.


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