CINA / “L’ARMA NUCLEARE” NELLA GUERRA CON GLI STATES

La guerra dei dazi degli Usa contro la Cina? E’ pronta la risposta, una vera e propria “arma nucleare” che Pechino sta mettendo a punto.

Una bomba finanziaria che potrebbe deflagrare nei prossimi mesi, se l’amministrazione Trump continuerà nella sua guerra economica.

La chiave dell’ordigno ad orologeria sta tutta nei Buoni del Tesoro degli Stati Uniti, una cui grossa fetta è oggi custodita nelle casseforti cinesi.

Da un paio di mesi si sono notate, sui mercati finanziari, sensibili fibrillazioni, dal momento che il quantitativo mensile delle risorse cinesi espresso in titoli a stelle e strisce è raddoppiato nelle sue movimentazioni in uscita.

Ma secondo non pochi analisti in un breve lasso di tempo – se lo scenario, appunto, non cambia sul fronte dei dazi – quelle vendite potrebbero man mano aumentare, fino a rappresentare un vero tsunami.

Secondo le ultime stime, il governo cinese possiede addirittura il 17 per cento dei titoli del Tesoro americano, a sua volta una fetta del debito nazionale Usa che ammonta alla bellezza di 22 trilioni di dollari.

L’economia Usa ha ingranato la quinta, la disoccupazione progressivamente scende, ma anche lì pesa il debito pubblico. Sta di fatto che i titoli Usa sono tra i più appetibili a livello internazionale, proprio perché l’economia viaggia a mille.

Nelle mani cinesi, però, si può giocare il destino Usa. Ovviamente ci sono dei risvolti negativi in una vendita di parti progressive di quel gigantesco malloppo, perché i cinesi venderebbero un ottimo prodotto finanziario.

Per far dispetto a mia moglie mi taglio ‘o cazzo”, è un vecchio proverbio partenopeo che però calza a pennello in questo frangente finanziario.

I cinesi hanno il dente avvelenato con gli Usa e potrebbero decidere di scatenare la “guerra nucleare” a botte di vendite da miliardi di dollari dei titoli Usa. Per “rispondere” alla guerra Usa, anche a costo di danneggiare le loro stesse finanze.

Lo scenario più probabile – secondo gli analisti – è che i cinesi, nelle imminenti trattative con Trump & C. – mettano sul piatto la potenza della loro bomba nucleare. Per minacciarla, ed eventualmente dosarla ancora progressivamente. A questo punto la guerra dei dazi Usa potrebbe essere, almeno parzialmente, rivista, e ridotta.

Scorriamo i pareri di alcuni economisti. Il condirettore delle obbligazioni globali di Janus Henderson, Nick Morotous, ha dichiarato alla CNBCche “trasferire attività come queste sembra difficile ora, anche se possibile. Potrebbe accadere molto gradualmente per un periodo compreso tra i sei e i dodici mesi.

Secondo l’economista Sung Won Sohn, presidente della SS Economia, “questa opzione è la più grande arma che abbiano in mano i cinesi”.

Mentre per il managing director di Action Economics, Kim Rupert, “i cinesi potrebbero continuare ad usarlo come una minaccia, anche se finirebbero con il danneggiare il loro portafoglio”.

Al via star wars.


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