Maialini di tutto il mondo, unitivi nella Cina rossa. Prima una nuotatina nel fiume giallo mitico per le bracciate di Mao, poi una scampagnata nei più grandi allevamenti del mondo. La meta prescelta è il Monte Yaji, nella parte meridionale del Paese.
Qui gli ospiti potranno alloggiare nei cinque stelle “Pig Hotels” gestiti da una delle società più “attrezzate” a livello internazionale, la Guangxi Yangxiang Ltd, specializzata nel creare “confortevoli” e ampie residenze per migliaia e migliaia di little pigs.
Uscendo dai confini della favoletta, si tratta del più brande business del genere mai esistito al mondo. Le “residenze” non sono palazzi o palazzetti, ma dei veri e propri grattacieli che possono arrivare anche ai quindici piani. La prestigiosa società gestisce ben 6 allevamenti con altrettanti “skyscrapers”.
Eccoci ad altri numeri nel pedigree di Guangxi: alleva una media di 3 mila scrofe per ogni sessione, l’area occupata è pari ad 11 ettari, la produzione annua di little pigs è pari ad un esercito da 850 mila. La media di “alloggiamento” è di un migliaio di suini per ogni piano.
Numeri da brivido.
Neanche a dirlo, non esistono controlli di sorta su maltrattamenti & crudeltà della razza più variegata. Per non parlare delle esecuzioni.
L’amore per gli “animali” dei cinesi è testimoniato, del resto, dalla festa del 19 gennaio: quando tutte le famiglie portano almeno un cane a tavola…
Ma attenzione a non disturbare i manovratori. C’è la Via della Seta, ragazzi!
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