Fatti e misfatti di questo fine settimana impongono di traslarli nella nota quotidiana al ritmo musicale di andante con brio e in forma di news riferiti con rigorosa sintesi. Scommettiamo: alla scadenza del contratto in corso, “Le parole della settimana”, eccellente esempio di buona televisione firmata da Gramellini, sarà epurata perché con intelligenza e perché libera da subordinazione al potere gialloverde, fa satira antigovernativa. Ieri sera l’irresistibile Saverio Raimondo, comico di nuova generazione, ha arricchito le aggettivazioni inventate per il premier Conte (inconsistente, evanescente, burattino)con un incisivo “pupazzo d’Italia”.
Si dimostra pericolosa, come un boomerang che torna al mittente e colpisce in fronte chi lo ha lanciato: parliamo della furbata a firma del terzetto Conte, Di Maio, Toninelli, imposta quasi sicuramente da Salvini nel tentativo di fornire al Senato un argomento per il no all’autorizzazione a procedere nei suoi confronti. “Se Salvini è colpevole, lo siamo anche noi” è il concetto messo nero su bianco, “Il sequestro della Diciotti è stato deciso dall’intero vertice di Governo”. Praticamente un assist per la Procura di Catania che sta valutando se indagare anche gli autori di questa auto accusa.
In evidente sofferenza i 5Stelle sono a caccia di un escamotage per cavarsela in Senato quando saranno chiamati a votare pro o contro Salvini e ritengono di cavarsela scaricando la decisione sul voto on line della base, ovvero, sottraendolo al vertice. Pilato? Un dilettante. Elena Fattori, senatrice del M5S non ci sta: “In giunta voterò sì. Il ricorso alla piattaforma Rousseau è illegittimo e nel nostro programma è prevista l’abolizione di ogni tipo d’immunità per ministri e parlamentari. Rousseau è una piattaforma privata, di un’associazione privata, non può essere usata per questioni d’interesse nazionale. C’è anche un problema di sicurezza, la piattaforma può essere manipolata perché non ci sono controlli da parte di un ente terzo. Inutile girarci attorno: la votazione di domani è illegittima”. Fa sapere La voce di dentro del M5S, quella del blog di Santangelo, sottosegretario del Movimento, fa sapere che “Se passa il sì probabile crisi” ovvero “votate no”, nel pieno disprezzo per la libera scelta della base pentastellata”.
Chi c’è dietro le violenze eversive della parte consistente dei gilet gialli? Ha ragione chi sospetta che sia orchestrata dalla destra e una convincente conferma è l’aggressione di ieri al filosofo ebreo Finfkielkraut, scampato alla shoa, insultato con l’ingiuria “Sporco ebreo, il popolo ti punirà”.
Si addebita a papa Francesco di aver temporeggiato nel giudicare e condannare al laicato il cardinale di Washington McCarrick, colpevole di abusi sui minori. La sua diocesi con lodevole coraggio, pubblica un elenco di 100 sacerdoti accusati dello stesso reato. La denuncia accresce la dimensione del turpe fenomeno (dossier sulla Pennsylvania su 300 preti pedofili e mille vittime, documento delle cinque diocesi di New York contro 180 sacerdoti). Temporeggiare, dicono i detrattori di Bergoglio, è gravissimo.
In piena crisi Brexit, Londra si concede questa stratosferica prospettiva: nell’area dell’opulenza urbana, di Chelsea, saranno messe in vendita case a schiera, tipicamente inglesi, del costo di 37 milioni di sterline. Offerta su misura per emiri miliardari?
Andate di proposito nel quartiere napoletano di Chiaia, all’angolo della via Ferrandina dove storicamente esercita l’attività di fioraio un napoletano che se non esistesse si dovrebbe inventare. Il suo è un chiosco con duplice offerta. Oltra a rose e piante da balcone ospita libri che ognuno, a prescindere dall’acquisto di fiori, può prelevare gratuitamente, magari scambiando con il venditore opinioni su argomenti di varia attualità. Succede a Napoli, che meraviglia.
Consentite una rapida digressione calcistica. Questa sera il Napoli, secondo con merito in classifica, incontra il Torino. E allora? Allora il prestigioso quotidiano “la Repubblica” dedica con generosa enfasi le pagine della cronaca sportiva al basket, al match Inter-Sampdoria, all’abituale gossip sulla Juve, al successo del Cagliari sul Parma, alle colte riflessioni di Mura, al Milan, allo sci e una strisciolina in basso pagina, alta sette centimetri alle partite dei questa domenica. In un misero riquadrino si trova a fatica tassello per il Napoli. Neppure il tabellino con le formazioni. Non è la prima volta. Scorro le pagine napoletane del giornale, certo di scoprire chi andrà in campo del Napoli e nel Torino. Niente. Inevitabile e sconcertante dover ricorrere all’informazione via internet.
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