Vaccini sempre bollenti, soprattutto dopo l’acrobatica giravolta di Beppe Grillo pro Burioni & C. Di seguito potere leggere un intervento del Corvelva, l’associazione veneta che da oltre vent’anni si dedica a diffondere una autentica coscienza vaccinale tra i cittadini. Viene descritto un proficuo incontro svoltosi a Varsavia per affrontare il tema vaccini.
La oggi poco democratica Polonia, a ben leggere, si dimostra assai più aperta e democratica, comunque, del nostro Paese, ormai governato da “Somari”. Quelli veri.
Oggi non scriviamo dall’Italia, perchè la voce di chi ha dubbi in merito ad un trattamento sanitario obbligatorio non ha confini, oggi questa voce ha
preso forza confermando nuove alleanze in nome del consenso informato e nel rispetto dei diritti dell’uomo e del paziente. Pertanto condividiamo con
voi le nostre testimonianze vissute oltreconfine.
Ieri, 7 Gennaio 2019, qui in Polonia, precisamente a Varsavia, è stato firmato un accordo di collaborazione fra Stop Nop (Polonia), “C.Li.Va. e
Corvelva (Italia).
STOP NOP è l’unica realtà di liberta di scelta in Polonia, che conta oltre 60.000 iscritti solo sulla pagina FB
https://m.facebook.com/stowarz
La cooperazione nasce dall’esigenza di sviluppare un sostegno reciproco ed uno scambio sinergico di informazioni e strategie, anche oltre confine,
affinché non possa essere né uno Stato né una lobby a scegliere per il nostro corpo.
La stessa associazione polacca ha come noi redatto una proposta di Legge di iniziativa Popolare, che ha raggiunto 120.000 firme in 3 mesi; in
parallelo in Italia ne son state raccolte 89.000 in 4 settimane tramite la collaborazione sul territorio tra 67 realtà italiane
https://www.ionondimentico.it/
Il pomeriggio dell’8 Gennaio 2019 il governo polacco, a Varsavia, tramite l’organizzazione di un gruppo parlamentare capeggiato da Pawel Skutecki (Dal
2016 appartiene al gruppo parlamentare per la sicurezza del programma di protezione per bambini e adulti) ci ha aperto le porte (qui il link per il
video integrale https://goo.gl/WSyjtC), audendo due dottoresse radiate (impensabile in Italia!), i genitori di STOP NOP, alcuni genitori di
danneggiati, Chris Exley (massimo esponente mondiale sulla tossicità dell’alluminio vaccinale) e Loretta Bolgan (Dottore in chimica e tecnologie
farmaceutiche, con dottorato in scienze farmaceutiche all’Harvard Medical School di Boston).
Durante la discussione sono emersi dubbi che non hanno ancora avuto risposta neanche in Italia dall’AIFA riguardo agli effettivi e documentati
controlli. Nello specifico caso, i membri della Sanità polacca hanno infatti ammesso apertamente che non hanno centri per poter far analizzare i
vaccini, pertanto non potevano contestare quanto riportato dalle analisi metagenomiche in sede discusse e documentate in commissione.
Loretta Bolgan durante la sua esposizione è partita dallo studio di Giuseppe Nobile sulla Brigata Folgore, ripercorrendo gli studi effettuati per la
“Commissione d’inchiesta uranio impoverito” e approfondendo con le analisi ciò che la politica italiana non ha avuto il coraggio di finanziare.
Chris Exley è intervenuto dando specifiche sull’alluminio. Partendo dal presupposto che la frequente obiezione sulla quantità di alluminio sia
pochissima, la concentrazione in una singola e piccola fiala rileva una concentrazione tossica in rapporto elevatissima. Ha citato le varie analisi
fatte su cervelli di persone decedute in cui è stata riscontrata la presenza di alluminio, fino ad arrivare alla connessione con l’autismo e la
difficoltà di ricerca laddove il cervello non sia stato correttamente conservato per l’analisi del metallo in questione.
Mentre noi in Italia attendiamo da mesi le convocazioni alle audizioni per esporre il nostro punto di vista in merito al DDL 770
http://www.senato.it/service/P
di firme depositate per la proposta di legge di iniziativa popolare, senza dichiarazioni di nessun genere, negando codardamente un diritto sancito
dall’art. 71 della nostra Costituzione, la Polonia ci ha accolto. In una sala secondaria del Parlamento polacco, questa nazione ha dato lezione di
come si debba fare la vera politica: un confronto imparziale con medici (seppur radiati dall’Ordine), politici di ogni schieramento, popolo,
esperti.
Un confronto realmente democratico con una conduzione politica genuina, senza maschere, in cui non son mancati momenti di tensione.
Un confronto che non si è fatto mancare un contraddittorio medico/scientifico, da sempre negato qui in Italia, la cui componente pro-vax è stata
rappresentata anche dal Prof. Wlodzimierz Gut oltre dalle più alte cariche della “commissione sanità e famiglia” che solitamente “fanno i
giudici della loro causa”.
La stessa occasione la pretendiamo anche nel nostro Paese, quanto prima e ai nostri governanti ribadiamo con l’occasione l’appello!
Soltanto per aver assistito a questo acceso ma nudo confronto ci sentiamo di esser stati testimoni di ciò che non credevamo possibile.
Adesso starete sicuramente pensando che l’obbligo polacco sia meno invasivo, vi alleghiamo la tabella del piano vaccinale obbligatorio:
http://szczepienia.pzh.gov.pl/
Exley ha concluso il suo intervento dchiarando che quando ha cominciato a studiare l’alluminio nei vaccini (i suoi studi iniziano nel 1984 ma solo da
10 anni ha approfondito il componente nei vaccini) ha dovuto “cambiare idea” ed ha chiesto al pubblico di potersi aprire a questo tipo di punto di
vista inaspettato.
Ritorniamo in Italia con perseveranza e soddisfazione, fiduciosi che un futuro migliore sia possibile per i nostri figli e quelli che nemmeno
conosceremo mai.
Ripartiremo con nuove valigie, piene di forza, determinazione e riflessioni da sviluppare, piene di coraggio, convinti che il riconoscimento delle
paure di ogni genitore sia inoppugnabile e si possa distinguere dal conformismo dilagante di non poter aver dubbi su una pratica medica considerata da
molti quasi sacra. Testimoni di un puro dibattito, stringiamo nelle tasche la fiducia che ogni persona un giorno non lontano, abbia la sua libertà di
scelta.
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