ENPAM / UNA DENUNCIA ALL’ANTIMAFIA E UN’INTERROGAZIONE AL CALOR BIANCO

Enpam, l’ente previdenziale dei medici, nella bufera. In una dettagliata interrogazione parlamentare il senatore dei 5 Stelle Elio Lannutti – lo storico fondatore e animatore dell’Adusbef, la sigla a tutela dei risparmiatori – ha appena presentato un’interrogazione al calor bianco, rivolta al ministro del Lavoro e dell’Economia Luigi Di Maio, affinchè venga fatta luce su affari & vicende poco trasparenti che succedono ormai da tempo ai vertici dell’ente previdenziale, protagonista di spericolate manovre.

Su un altro versante si muove anche la Commissione Antimafia, che il 4 dicembre ha ricevuto una denuncia firmata dall’avvocato Giuseppe Lupis per conto di Ernesta Adele Marando e Giovanni Ianni, che da oltre quarant’anni vivono in fitto in appartamenti dell’Enpam. La prima è iscritta sia all’ordine dei Medici che a quello dei Giornalisti, ed ha attivato una testata online, wwwjeaccuse.eu ed un sito, j’accuse; mentre il secondo è un ex dirigente dello stesso Enpam.

I due denunciano una “gestione mafiosa” dell’ente previdenziale, “con l’arricchimento degli attuali gestori da oltre vent’anni”. Parlano di “ricatti esterosivi dell’ente”, di “milionarie indennità” che i vertici si sarebbero autoattribuite, della costituzione di “decine e decine di società a socio unico”, di “immobili da assegnare senza il rispetto di alcuna regola”, di “sottrazione del fascicolo giudiziario al pm” della procura di Roma che cercava di indagare e far luce in questo ginepraio, e nel quale sarebbero stati chiesti alcuni rinvii a giudizio.

Al centro della querelle, appunto, alcuni vertici Enpam, come il presidente Alberto Oliveti, la sua segretaria Antonietta Aureli e il presidente di Conit Ivo Cremonini. Conit è una società controllata da Enpam alla quale confluiscono alcuni versamenti: secondo i due denuncianti, soprattutto le percentuali che verrebbero ‘chieste’ a compratori e affittuari per portare a termine le operazioni di acquisto o di fitto. Si tratta di un 2 per cento sul totale, che verrebbe giustificato per una “consulenza” prestata. I due denunciati – come del resto tanti iscritti all’Enpam – ritengono che si tratti di cifre non dovute, perchè Conit non effettua alcuna consulenza.

Nella sua ultima interrogazione (ne aveva presentata un’altra nel 2012), Lannutti denuncia una sfilza di fatti e solleva una serie di grosse questioni, che concernono non solo la gestione del patrimonio della Fondazione Enpam, ma anche della società Enpam Real Estate (ERE). Eccone i passaggi salienti.

“Il dottor Cesare Bianchini, direttore generale di ERE, il 18 aprile 2012, giorno successivo alle perquisizioni effettuate in tutta Italia dalla Guardia di finanza, sarebbe stato visto caricare in due autovetture svariati faldoni sotto gli uffici Enpam di via Barberini 3”.

“Nella società ERE sarebbe stato assunto un considerevole numero di dipendenti ex GEFI/CIDS, società quest’ultima che ha gestito in modo scorretto, per gli anni 2010 e 2011, il patrimonio dell’Enpam. Risultano gravi mancanze nella gestione delle locazioni che hanno creato una riduzione dei ricavi di circa il 30 per cento”.

“Tra la Fondazione Enpam e la GEFI/CIDS il contratto non sarebbe stato rinnovato per gravi ed evidenti inadempienze. Il rapporto è stato chiuso – pare non a caso – con una transazione da diversi milioni di euro a favore di GEFI/CIDS”.

“I lavori di manutenzione del patrimonio immobiliare Enpam sarebbero gestiti in modo clientelare dall’ERE nella persona del dottor Bianchini e dell’ingegner Moroder che hanno disposto incarichi di lavoro da affidare in modo diretto con tanti micro appalti, di importo mai superiore ai 40 mila euro e sempre alle stesse imprese, senza alcuna regolare gara d’appalto e con contratti redatti a consuntivo dei lavori stessi”.

Seguono altre vicende e altri dettagli che compongono un quadro davvero desolante della gestione Enpam, tutta autoreferenziale, con enormi profitti personali, a scapito delle migliaia di iscritti. Solo per dirne una, il presidente ha un appannaggio annuo da 280 mila euro. Se vi par poco, per un ente previdenziale di categoria!

In apertura la sede dell’ENPAM


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