Sei un piccolo editore
in un mare di difficoltà?
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Saremo anche la tua voce.
La Voce nasce nell’84 come piccolissima casa editrice. Pubblichiamo subito la Voce, che allora si chiamava ‘La Voce della Campania”. Ma fin da subito editiamo anche dei libri (vedi alla voce libri nella barra blu). Il primo è “Sopra la panca” scritto dal grande psichiatra Sergio Piro – uno degli allievi di Franco Basaglia – a pochi anni dalla 180, la legge che avrebbe dovuto abolire i manicomi e creare alternative territoriali, da sempre inapplicata. Nel ’90 pubblichiamo Grazie Sisma, dieci anni di potere e terremoto; quindi due coedizioni con la Publiprint di Trento, “’O ministro”, sull’allora ministro del Bilancio Paolo Cirino Pomicino, e “Sua Sanità”, sull’allora titolare della sanità, Franco De Lorenzo. Quindi “Vostro Onore”, Mani pulite raccontata da un giudice di prima linea, Nicola Quatrano. Poi pubblicazioni storico-culturali (Nonsolonapoli, Santa Chiara).
Questa finestra, oggi, della Voce, vuol essere un punto di raccolta per i piccoli e piccolissimi editori, penalizzati dal mercato, con prospettive ancor più nere per la pesantissima crisi economica e qualche ulteriore minaccia all’orizzonte, come la nascita del supercolosso Mondadori-Rizzoli (o meglio una Mondadori che inghiotte Rizzoli). Una piccola, ma significativa vetrina, per dar voce a quegli editori che ne hanno ormai poca. Ma riescono, pur tra mille difficoltà, a generare quotidiani miracoli di sopravvivenza, partorendo anche capolavori misconosciuti. Perchè, come ha raccontato Claudio Magris in uno splendido articolo sul Corriere della Sera di fine gennaio dedicato alle grandi fatiche di tanta editoria coraggiosa e spesso pionieristica, “non si legge ciò che si desidera ma ciò che viene imposto”, e soprattutto “è difficile comperare e dunque leggere un libro che non si sa che esiste”. Questo spazio della Voce è per contribuire a svelare ciò che esiste.