RENZIANI / IL “PATTO DI SANGUE” NEGLI UFFICI KEDRION DEI MARCUCCI

Matteo riunisce i suoi discepoli a Roma. Non in una borgata di periferia, o in un giardino, caso mai degli ulivi, ma in pieno centro, la strada dei vip, via Veneto. Anzi una traversa, dove sono acquartierati gli uffici di grandi aziende e gran commis.

Ci sono tutti, i fedelissimi dell’ex premier ed ex segretario del Pd Matteo Renzi: Matteo Orfini, Luca Lotti, Maria Elena Boschi, Francesco Bonifazi, Lorenzo Guerini, Ettore Rosato e i freschi capigruppo di Camera e Senato, rispettivamente Graziano Delrio e Andrea Marcucci.

E’ proprio quest’ultimo a fare gli onori di casa. O meglio di ufficio, visto che il summit si tiene – come precisa il Fatto quotidiano – “non al partito o al Senato, ma nei pressi di via Veneto, in uno degli studi delle aziende della famiglia Marcucci”.

Maria Elena Boschi. In apertura Matteo Renzi con Andrea Marcucci

Con ogni probabilità si tratta di Kedrion, la corazzata del gruppo primatista assoluto in Italia nella lavorazione e nel commercio degli emoderivati, una gallina dalle uova stramilionarie. Il fresco capogruppo al Senato fa parte del consiglio d’amministrazione di Kedrion, sul cui ponte di comando siede il fratello Paolo (la sorella Marialina ora si dedica alla Fondazione per il Carnevale di Viareggio, nel 2000-2001 fu coeditore dell’Unità).

Sorge spontanea una domanda. Era proprio il caso di riunire i discepoli negli uffici Kedrion? Forse proprio per sancire un “patto di sangue” tra i fedelissimi in vista dello scontro finale all’interno del Pd?

Un palese conflitto d’interessi, quello di Andrea Marcucci: visto che la sua presenza nel cda di Kedrion fa letteralmente a pugni con i finanziamenti concessi dalla generosa Cassa Depositi e Prestiti, che è addirittura entrata nell’azionariato Kedrion con una partecipazione da circa 100 milioni di euro.

E sorge spontanea una seconda domanda. Ma sa Renzi che ex dirigenti e funzionari del gruppo Marcucci sono imputati a Napoli per il processo sulla strage del sangue infetto? Una tragica storia più volte descritta dalla Voce, visto che quella strage ha causato almeno 5 mila vittime innocenti e fino ad oggi senza lo straccio di una giustizia.

Ma forse don Matteo pensa già al suo futuro partito che, scimmiottando Macron, vuol mettere in campo.

A quel punto saranno molto utili i finanziamenti che potranno arrivare dall’amico per la pelle  Marcucci. Altro che gli spiccioli raccolti fino ad oggi, via Big Bang oppure Open.

E se sono soldi che odorano di sangue, chissenefrega.


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