Ciao, mitico Necco

Gli dice addio Napoli, di cui è stato figlio entusiasta. Come per il mitico Beppe Viola, ho definito Luigi creativo, anticonformista, perfino spregiudicato, oltre la norma non scritta, ma in una certa misura praticata dal giornalismo sportivo che impone imparzialità nel racconto radiotelevisivo di eventi popolari come il calcio. Luigi era dichiaratamente, simpaticamente tifoso del Napoli e, ora si può dire, compensava il “nordismo” di molti suoi colleghi, aggiogati al potente carro del triangolo Milano-Torino-Roma. Necco è ricordato con affetto per i suoi pirotecnici collegamenti con “90°” minuto, ma per lui era solo uno spazio di competente divertimento. Esperto di archeologia come pochi, gli si deve il riconoscimento per produzioni di alto livello culturale (360 documentari e servizi sull’archeologia nell’area Mediterranea), rubriche storiche (Nord-Sud). Era un patrimonio della nostra redazione, un leader del Tg3 regionale.

Il regista americano Michael Moore, autore di Fahrenheit 9/11, coraggioso film sui retroscena dell’attentato alle Torri Gemelle, ha immortalato il presidente americano nel momento in cui un suo consigliere gli comunica l’avvenuto attacco ai grattacieli e al Pentagono. La tragica notizia è sussurra all’orecchio di Bush junior mentre nell’aula un’aula di una scuola intrattiene i bambini. Il presidente non tradisce alcuna reazione e per venti minuti continua imperterrito a dialogare con gli scolari. Moore ne trae la terribile convinzione che Bush era a conoscenza dell’attentato. Il film è stato proiettato in tutto il modo, prima di tutto negli Stati Uniti e nessuno si è azzardato a insultare il regista.

E’ in uscita “Loro”, nuovo lavoro cinematografico del premio Oscar Paolo Sorrentino, che mette in pellicola quello che i media e le aule di giustizia hanno raccontato di Berlusconi. Si può capire, l’ex cavaliere non farà salti di gioia, ma impressionano le reazioni dei suoi prezzolati adulatori, che dopo aver visto o saputo del trailer di pochi secondi che anticipano il capitolo “bunga bunga” e l’amarezza di Veronica Lario, si sono sbizzarriti in manifestazione di ira funesta. Ghedini: “Berlusconi considera questo film una boiata”. Brunetta: “Mi sembra che sia una cosa ignobile. Una di quelle robe che a me fanno schifo, che si ritorcerà contro chi l’ha fatta e che finirà, come sempre, per far guadagnare voti consensi a Berlusconi. Sorrentino avrà disegnato Berlusconi con la cupezza di quei registi d’accatto.” Maurizio Gasparri: “La grande Bellezza”, (premiato con l’Oscar) è una “Grande schifezza. Sarà sicuro un film pieno di luoghi comuni, l’ennesima operazione denigratoria nei confronti di un uomo troppo buono. Sì, Berlusconi è troppo buono. Ho visto il trailer, degno di Sorrentino, che disistimo. Va compatito”. Dai beneficiati di Berlusconi la larvata minaccia di una “risposta” a Sorrentino a mezzo della stampa amica.

In margine alla notizia una nuova indagine a carico dell’ex cavaliere (dimezzato dal voto del 4 marzo). La Corte dei Conti ordina un’indagine sul danno per lo Stato, provocato dalla compravendita di senatori: danno d’immagine e l’aumento dello spread. Chissà se Sorrentino e Toni Servillo ne erano al corrente al momento di stendere la sceneggiatura di “Loro”.

Leggo: “Tornado in provincia di Caserta, danni e feriti, uno grave”. Scrivo un’e-mail a un’amica di Recale, comune del casertano: “Leggo della terribile tromba d’aria che ha colpito il casertano. Spero che non abbia avuto conseguenze per te e i tuoi cari”. Mi risponde: “E’ stato un momento bruttissimo. Io ho schivato il tornado per pochi metri e pochi secondi. Casa mia è stata colpita, sono volate le tegole, ma non importa. L’importante è stare bene. Tutto si aggiusta. Nella mia strada si sono ribaltate le macchine” Ripenso all’incauto e ripetuto pensiero sulla fortuna di Napoli e dintorni storicamente risparmiati da alluvioni e altri fenomeni atmosferici e mi pento: non ho pronosticato l’estensione delle catastrofi al nostro territorio, evidentemente possibile se Caserta ha conosciuto un saggio del maltempo devastante.

Parlamento nuovo di zecca, con debita riserva: nel prossimo emiciclo di Montecitorio siederà sullo scanno che gli spetta il signor Elio Vito, Forza Italia. E’ deputato per l’ottava volta. Palazzo Madama non ci sta e presenta per la nona legislatura consecutiva Emma Bonino. E’ la primatista? Macché, è superata da Pier Ferdinando Casini, senatore per la decima volta.


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