MASSONERIA / IL GRANDE ORIENTE DIFENDE LA SUA SEGRETEZZA

Massoni del Grande Oriente d’Italia mobilitati dopo le accuse di segretezza e commistioni malavitose formulate dalla Commissione Antimafia.

Il riferimento – fa sapere il GOI – sarebbe ad un arco temporale di 26 anni e 193 soggetti indagati per fatti di mafia in circa 350 procedimenti penali, con 6 persone condannate in via definitiva.

Solo 2 – sottolinea l’aretino Stefano Bisi, Gran Maestro – i condannati condannati del Goi, un pensionato e un commercialista. “Questi i numeri – osserva – che credo si commentino da soli”.

E parla di “una inopportuna e pericolosa caccia al massone”, di “una situazione di “estremo disagio e di vera e propria ghettizzazione nei confronti di uomini di tutte le estrazioni sociali che hanno liberamente intrapreso la via iniziatica di Libertà, Uguaglianza e Fratellanza per l’elevazione personale e il miglioramento dell’Umanità. Non certo per essere tacciati di collusioni con organizzazioni che sono lontane dal nostro Dna e dai nostri sani valori”.

Sul fronte della privacy, poi, viene ribadito dal Gran Maestro: “la nostra riservatezza eguale a quella di tutte le associazioni non può essere fatta sconfinare in modo arbitrario e falso nell’accusa di segretezza. Ora l’onorevole Bindi e i membri dell’Antimafia propongono l’assoluta necessità di un intervento legislativo che vieti espressamente la segretezza delle associazioni. Ma lo fanno con toni, modi e soprattutto analogie di leggi fasciste che non esito a definire aberranti e inquietanti per chi ha a cuore la Storia, il Sangue versato per la Libertà e la Democrazia”.

Sorge spontanea la domanda. Ma quale può mai essere la giustificazione di una tale segretezza, spacciata spesso e volentieri per riservatezza? Forse si vergogano d’essere massoni, invece di gonfiare il petto per la loro scelta? Perchè mai continuano a nascondere i loro volti dentro quei neri cappucci? Per timidezza o che?

E poi: perchè tanti massoni, iscritti ad esempio al Goi, negano una simile evidenza nonostante i loro nomi compaiano negli elenchi, con tanto di data di nascita, comune di nascita e professione?

Perchè, per fare solo due esempi, il Mago dei Vaccini Stefano Burioni e l’ex Idv poi Pd e oggi LeU Aniello Formisano negano la loro identità di confratelli?

Per chi voglia saperne di più su Massoneria è dintorni, è appena uscito con Amazon un volume titolato “Ordine-Disordine – Quante sono le massonerie?”, 250 pagine e scritto a sei mani da Danilo Formaggia, Daniele Panizza e Giuseppe Pedesini.

Ecco come gli autori presentano il fresco parto: “quante sono veramente le organizzazioni esoterico-iniziatiche (quelle che genericamente sono indicate come ‘Massoneria’) che hanno operato e operano in Italia? Quesito difficile a cui non hanno voluto o saputo dare una risposta le commissioni e le indagini note sin qui condotte. ‘Ordine-Disordine’ esplora e svela questa vera e propria galassia sconosciuta. Si tratta di una ricerca utile anche ai non addetti ai lavori, con una esaustiva premessa a cui segue una cadenzata presa in esame, suddivisa per periodo storico, sinteticamente riassunta e poi sviluppata cronologicamente. Soluzione che da una parte rende sintetiche le notizie ma consente anche di conoscere e individuare molti ‘fenomeni’ minori”.


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