Nel segreto della propria coscienza molti uomini lo percepiscono: la lotta contro la violenza delle donne è monca, perché caricata quasi esclusivamente sul loro potenziale di difesa. Essenziale è capire che la tragedia di femminicidi, molestie sessuali, violenze fisiche e psicologiche, ha radici difficilmente inestirpabili nella natura deviata dei maschi. Decisivo è che gli uomini indenni da questa tara condividano la mobilitazione mondiale del 25 novembre, opportunità per affiancare in permanenza la lotta alla violenza sulle donne. Punto di avvio della rivoluzione culturale che impegni gli uomini a diventare soggetti attivi, un manifesto di obiettivi e di coinvolgimento, con forme di aggregazione che la rete dei social può agevolare con adesioni al progetto di sostegno concreto alle iniziative per abbattere l’impressionante bilancio delle vittime di mariti, compagni, fidanzati, per azzerare la scandalosa statistica del 40 percento di violenze denunciate e ignorate, per abbattere la strage di femminicidi (centoquattordici dall’inizio del 2017).
Il manifesto
Non esiste un’indagine specifica sull’influenza dell’incultura sulla violenza di cui sono vittime le donne, ma pur se con approssimazione si può valutare che ignoranza e trasmissione ereditaria di disvalori (l’uomo padrone) siano elementi costanti della violenza maschile, ma anche in Paesi socialmente più evoluti si registra una consistente diffusione della violenza domestica, che non è solo fisica, ma include la violenza sessuale, psicologica, minace, intimidazioni, persecuzioni, segregazione, umiliazioni, percosse, l’insulto estremo di sfregiare e il volto delle donne con l’acido.
Statistiche del 2017: 114 femminicidi dall’inizio dell’anno, una vittima ogni tre giorni. Negli ultimi dieci anni 1.740 donne uccise, 1.251 in famiglia (mariti, fidanzati, e partner). Il 14,3% delle donne ha subito almeno una violenza fisica o sessuale all’interno della relazione di coppia, il 24,7% da un altro uomo. Le violenze non denunciate sono circa il 96% circa se subite da un non partner, al 93% se subite da partner, la maggioranza delle vittime ha subito più episodi di violenza. Le indagini statistiche sulla violenza domestica sono estremamente difficili e quindi anche suscettibili di correttivi per la tendenza a non denunciare per paura o per vergogna.
Obiettivi
Incoraggiare la denuncia, consentire di allontanarsi dall’ambiente violento, garantire alle vittime protezione economica e un rifugio sicuro e in caso di richiesta di aiuto intervenire rapidamente.
Proposta
Aderire all’aggregazione di uomini che affianchino la lotta contro le violenze sulle donne.
Elaborare un progetto di interventi nel corso di un incontro pubblico (che includa giornalisti, magistrati, sociologi, associazioni).
Se ci stai, è utile un riferimento per contattarti (Facebook Luciano Scateni o 3491316575).
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