DANIELI DI VENEZIA IN CRAC / A GENNAIO L’UDIENZA FALLIMENTARE

Il famoso Danieli di Venezia sull’orlo del crac. E’ infatti fissata per il 18 gennaio 2018 l’udienza presso la sezione fallimentare del tribunale di Roma che dovrà decidere il destino del celebre albergo, che da anni fa capo ad uno dei furbetti del quartierino, Giuseppe Statuto, l’unico fino ad oggi a farla franca sotto il profilo giudiziario, alle prese una decina d’anni fa con le scalate bancarie ed editoriali, in compagnia di Stefano Ricucci e Danilo Coppola.

Giuseppe Statuto. Sopra, l'Hotel Danieli

Giuseppe Statuto. Sopra, l’Hotel Danieli

Lui, Statuto, dopo quelle avventure ha pensato bene di tuffarsi tra mattoni e alberghi super lusso, come il Four Season e il Madarin a Milano, il San Domenico a Taormina e, appunto, il Danieli a Venezia, gestito dalla Danieli Property.

“Tutti alberghi comprati a debito – raccontano in piazza Affari – dando vita ad una miriade di società immobiliari e non solo, oltre 60, che sono servite come ottimo paravento e anche per depistare i creditori”.

Che però adesso bussano alla porta. In prima fila una sigla, Armonia, veicolo di un fondo immobiliare, Apollo, che ha rilevato una buona fetta dei crediti in sofferenza.

La banca più esposta – tanto per cambiare – è il solito, allegro Monte dei Paschi di Siena, sforacchiato anche da questa disinvolta operazione; seguono a distanza Bper e Aareal Bank. L’esposizione complessiva nei confronti degli istituti di crediti – secondo gli ultimi calcoli – sfiora i 300 milioni di euro.

Da un fondo all’altro le acrobazie non finiscono mai. Ed ecco che dal cilindro di Statuto è balenata l’idea di affidarsi all’ennesima sigla per cercare di mettere una pezza a colori. La ha reperita a Londra, si chiama “The Children’s Investment Fund”, un ‘fondo da ragazzi’, e ha sede nella stessa palazzina dove è acquartierato un fondo ben più noto, Algebris, che fa capo al nostro rampante finanziere Davide Serra, amico e grande sponsor del segretario Pd  ed ex premier Matteo Renzi.

Da “The Children’s” Statuto è riuscito ad ottenere un maxi prestito, 60 milioni di euro, sottoscrivendo obbligazioni ad un tasso non da poco, 11,5 per cento. Tanto per ossigenare le casse e cominciare a pagare un po’ di debiti. Staremo a vedere.


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