Quasi sotto silenzio un autentico ceffone della UE all’Italia, che finalmente viene condannata a risarcire – dopo 16 anni da quei drammatici fatti – le vittime per le torture di Bolzaneto, durante il famigerato G8.
E’ stato infatti accolto dalla Corte europea il ricorso presentato da 48 militanti no global che vennero detenuti per giorni in quel lager e sottoposti a tutte le vessazioni possibili, che finalmente oggi la Corte etichetta senza mezzi termini come ‘torture’.
C’è da sperare, a questo punto, che il nostro governo si svegli dal solito torpore e, dal momento che il reato di tortura è stato finalmente previsto dal nostro ordinamento, prenda i provvedimenti del caso.
Come mai, ad esempio, fino ad oggi nessuno dei responsabili di quei fatti – tra esecutori e mandanti – ha subito alcuna conseguenza tangibile? Anzi, parecchi sono stati addirittura promossi, in qualche caso anche ad altissime cariche? Possibile che vi siano dei totali impuniti ad occupare prestigiose poltrone?
Tornando alla sentenza europea, la condanna al risarcimento è per 4 milioni di euro.
La Corte scrive che l’inadeguatezza della legge di allora, le solite prescrizioni italiane e la difficoltà di individuare gli autori di quei massacri, “frustrarono oltremodo il legittimo desiderio di giustizia delle vittime”.
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