Scole del Giglio per la Costa al comando di Schettino, scogli ischitani – e non solo – per il colosso coop CPL. E tutti in Concordia
Fine marzo, scoppia lo scandalo per la metanizzazione ad Ischia, in galera il sindaco isolano a vita Giosi Ferrandino – una storia da Forza Italia al Pd via Margherita – e i vertici di un big delle coop rosse a tutto gas, Cpl Concordia.
Fine febbraio, la stessa Cpl Concordia sale agli onori delle cronache per una serie di appalti in sei comuni del casertano in fortissimo odore mafioso, una storia a base di tangenti e rapporti col clan dei Casalesi, su cui indaga la Dda in seguito alle verbalizzazioni rese da un collaboratore di giustizia da novanta, Antonio Iovine. A proposito dell’inchiesta che riguarda l’agro aversano, così scrive il Corriere del Mezzogiorno il 31 marzo 2015. “Le rivelazioni di Iovine risalivano esattamente a un mese dopo la sua decisione di pentirsi e furono rese nel giugno del 2014 nell’ambito di un’udienza del processo a carico dell’ex consigliere regionale ed ex sindaco di Villa Literno, Enrico Fabozzi, accusato di concorso esterno. I vertici della cooperativa emiliana, oltre che aver avuto presunti rapporti con la malavita aversana, come appare dalle rivelazioni di Iovine, tessevano anche altro genere di relazioni. In una conversazione captata nell’ufficio della Cpl, il responsabile tirreno della coop, Nicola Verrini (finito anche lui in carcere), parla della vicenda appalti nel casertano con Giovanni Santilli. Verrino a un certo punto chiama in causa anche l’ex senatore Lorenzo Diana, affermando che ‘siamo andati lì… anche grazie… al fatto che… è stato un buon senatore di contatto del Pd di allora… che era un tale Diana”.
Del forte impegno del colosso Cpl Concordia per appalti metaniferi in Campania, la Voce ha scritto un’inchiesta a novembre 2008, intitolata “Il Casalese” e dedicata all’allora sottosegretario all’Economia Nicola Cosentino. Nell’inchiesta spiccava un altro nome, quello del senatore pdl Carlo Sarro, grande amico di Cosentino e legale della Cpl in svariati contenziosi.
Ecco cosa scriveva, sette anni fa, la Voce: “Avvocato amministrativista, iscritto ad una loggia napoletana della massoneria (Goi, tessera numero 13.690), Carlo Sarro è stato a lungo sindaco di Piedimonte Matese, lo stesso collegio dal quale l’attuale vice di Giulio Tremonti spiccò per la prima volta il volo verso Montecitorio nel 1996. Strettissimo il legame fra Sarro e il sottosegretario. Al punto che un ‘invisibile’ come Giovanni Cosentino, fratello del leader politico e plenipotenziario dell’impero di famiglia fondato su gas, carburanti e petrolio, si era fatto notare in pubblico alla fastosa inaugurazione della nuova segreteria politica di Sarro, a Piedimonte Matese, nelle settimane che hanno preceduto il voto di aprile”.
Passando poi ai rapporti con Cpl Concordia, così proseguiva, nel reportage di novembre 2008, la Voce: “Intanto, non sarebbero esclusi gli auspici di Cosentino nella diffusa penetrazione di Cpl Concordia, multinazionale modenese dei petroli, in tutti i baci d’utenza del casertano, oltre che in numerosi comuni del napoletano. Ultimo, in ordine di tempo, Villa Literno, dove l’ad di Cpl, Roberto Casari, ha siglato l’intesa per un programma di metanizzazione del valore iniziale di circa 3 milioni di euro. Quartier generale della corazzata petrolifera in Campania è proprio Caserta, con l’importante sede distaccata di… Piedimonte Matese. Ad assistere Cpl in alcuni contenziosi legali è, guarda caso, l’avvocato-ovunque del sottosegretario Cosentino, Carlo Sarro, oggi senatore Pdl. Lo fa, per esempio, dinanzi al Tar della Campania il 9 luglio 2007, affiancato da un altro avvocato del casertano di stretta osservanza Cosentino, Carlo Marino, anche lui dato in partenza per Montecitorio ad aprile 2008, ma per ora rimasto ai blocchi di partenza”.
Circa l’interesse ‘politico’ di Cosentino su un settore, quello dei prodotti petroliferi, di pertinenza proprio del ministero dell’Economia (con qualche piccolo conflitto d’interesse dietro l’angolo…), e in particolare sulle mega sovvenzioni statali a base di Cip 6 (una disinvolta manovra per dar incentivi anche ai produttori energetici da carburanti fossili, e non solo da energie rinnovabili), così aggiungeva la Voce: “Un business colossale che frutta ogni anno miliardi di euro ai privati del settore dominante, quello petrolifero. Del quale fanno parte, fra le tante società italiane, anche due leader come CPL Concordia e il Gruppo Aversana Petroli, quest’ultimo della famiglia Cosentino”.
Non si fece attendere la seccata risposta di Cpl Concordia, firmata dal responsabile dell’ufficio stampa, Francesco Manicardi. Ecco il testo della missiva inviata alla Voce e pubblicata nel numero di gennaio 2009. “A nome e per conto della direzione della cooperativa CPL Concordia, in rappresentanza del suo Presidente Roberto Casari, desidero inviare alla vostra redazione alcune informazioni di rilievo riguardanti CPL Concordia, società cooperativa originaria della provincia di Modena che opera in tutta la Campania, e in particolare nelle province del napoletano e del casertano. Ci piacerebbe che Rita Pennarola, autrice dell’articolo del novembre scorso, “Cosentino, la vera storia – Il Casalese”, fosse desiderosa di informarsi su chi è veramente CPL Concordia, su come opera sul territorio (campano, italiano ed estero). Il presidente Casari, e tutta le compagine societaria, crede che il lavoro sia un mezzo tra i più efficaci e potenti di lotta alla malavita, un modo per potersi affrancare dal ricatto della disoccupazione, dell’omertà, del disagio sociale e familiare. Per questo siamo molto dispiaciuti (l’espressione è evidentemente eufemistica) per il fatto di essere stati accomunati ad una persona, Cosentino, che non rispecchia affatto i sentire e l’operare di CPL. Preferiamo schierarci, e l’abbiamo fatto a nostre spese e di nostra volontà, a fianco del Senatore Diana, che senz’altro avete avuto modo di conoscere, come lo abbiamo conosciuto noi da ormai molti anni. Vi spediremo il Bilancio aziendale della nostra cooperativa, che evidenzia il nostro impegno nella formazione, nella sicurezza dei lavoratori, nell’impegno ad assicurare loro un lavoro dignitoso, retribuito equamente, valorizzante la persona e le sue capacità. Riteniamo che la informazione sia uno strumento potente ed essenziale per la diffusione della giustizia e della democrazia, quindi della libertà e della pace: noi abbiamo scelto lo strumento altrettanto potente, e forse più efficace, di dare lavoro vero alle persone”.
Così ha risposto Rita Pennarola per la Voce: “Siamo davvero compiaciuti per la benefica attività di CPL Concordia, della quale non abbiamo mai dubitato. Manicardi non smentisce però quanto da noi pubblicato nel nostro articolo: che il parlamentare e avvocato di strettissima area Cosentino, Carlo Sarro, abbia affiancato la Coop in alcuni contenziosi”.
Non contenti, i vertici di CPL decidono di passare alle vie dei fatti. E querelano la Voce. La notifica arriva alla redazione in tempo reale, 2 marzo 2009.
E oggi, 2015, possiamo constatare la ‘sostanza’ delle molteplici attività benefiche, umanitarie e solidaristiche del colosso delle coop Rosse (sic), CPL Concordia; nonché i suoi ‘potenti ed efficaci strumenti’ e la sua ‘vera operatività sul territorio’. Una modesta proposta: sul ‘mercato’ c’è un comandante Schettino – forse ancora per poco – a piede libero: perchè non arruolarlo come mega direttore generale?
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Un commento su “GLI SCOGLI D’ISCHIA DI CPL CONCORDIA”