Uno dei luoghi incantati nell’inferno di Napoli, la Reggia di Capodimonte. Immersa nel verde, spazio artistico come pochi altri al mondo. Ma circondato dalle fiamme.
Proprio come descriveva Goethe nelle sue escursioni partenopee: il paradiso di Napoli abitato da diavoli.
Fatto sta che il rinnovato museo di Capodimonte, sotto la guida del direttore Bellenger, comincia a splendere di luce propria. Ma pare proprio come l’avamposto difeso dal tenente Drogo nel Deserto dei Tartari dipinto da Dino Buzzati.
Luogo stupendo quanto inaccessibile ai più. Strade che neanche Baghdad sotto le bombe americane, marciapiedi inesistenti, rischio caviglie per raggiungere l’avamposto della cultura: il che fa seriamente pensare che palazzo San Giacomo, guidato dal sindaco arancione Luigi de Magistris, abbia stipulato una bella convezione con il confinante CTO, il Centro Traumatologico Ospedaliero di Napoli, ultima baluardo contro tutte le fratture.
Abbiamo ricevuto proprio da un medico dell’Asl Napoli 1, la più grande del Mezzogiorno, Osvaldo De Mase, che è anche delegato a cultura e ambiente di Arci Pesca Fisa, una mail che ci pare molto significativa. Eccone di seguito il contenuto, che la dice lunga sullo stato comatoso in cui versa Napoli.
“Meraviglia unica, isolata dalla città di Napoli, trasporti lumaca, strade distrutte e tortuose come la via del quartiere dell’acquedotto di epoca romana ai Ponti rossi. Impossibile raggiungere il Bosco e la Reggia di Capodimonte, la strada è distrutta per le buche e il traffico cittadino. Capisco benissimo il direttore Bellenger che lamenta questo isolamento dalla città e propone di far arrivare a piedi i turisti. Penso sia difficile perchè non esiste una buona segnaletica e i marcipiedi sono in alcuni tratti inesistenti, senza parlare di occupazione abusiva di macchine e venditori ambulanti”.
E De Mase propone: “perchè non ripensare ad una nostra proposta di creare una funicolare da piazza Carlo III, definita con saggezza da Stendhal una impressionante porta di Napoli, con il grandioso Real Albergo dei Poveri che potrebbe ospitare un museo civico?”.
E aggiunge: “L’Albergo dei Poveri si trova vicino al Real Orto botanico e sulla strada del Museo archeologico di Napoli: la funicolare, quindi, potrebbe unire tutti i musei di Napoli con la Reggia di Capodimonte e il bosco. Abbiamo da tempo presentato un progetto al sindaco di Napoli Luigi de Magistris e al presidente della Campania Vincenzo De Luca, mentre il soprintendente di Napoli Garella ci parlò di un incontro di tutti per confrontarci su questo grande progetto per la città di Napoli”.
Se ne è poi saputo qualcosa?
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