Nessun dubbio, purtroppo non è risolutivo l’impegno delle donne per azzerare la subordinazione che i maschi hanno imposto a mogli, compagne, fidanzate, figlie. Non basta dai tempi della protesta femminista degli anni settanta e ora, a maggior ragione, serve ma non quanto occorrerebbe per sradicare stolking, sostanziali diseguaglianze e tanto meno per mettere fine alle tragedie dei femminicidi. La rivoluzione richiesta dalla gravità della questione femminile non può più muovere solo dalla ragionevole rabbia delle donne per una società arcaica, che per millenni le ha tenute in disparte nella migliore delle ipotesi e, nella peggiore, le ha schiavizzate, per il principio tirannico di una supposta superiorità del maschio. A nulla è servito a donne di eccezionali qualità dimostrare di essere manager vincenti, di interpretare la politica con competenza e dignità sconosciute agli uomini, di eccellere nel mondo della scienza e dell’imprenditoria. Allora? Allora nell’aspra battaglia per l’affermazione della parità uomo-donna è urgente il coinvolgimento degli uomini in ogni ganglio della società: giornalismo, cultura, politica, scuola, magistratura.
Di ieri la buona notizia del tribunale di Milano che ha condannato per grave diffamazione l’europarlamentare leghista Borghezio, reo di aver insultato con ingiurie razziste l’ex ministra per l’integrazione Kyenge, Stessa sorte dovrebbe toccare al “compare” Calderoli e in un futuro che ci si augura molto prossimo all’attore in alcuni film Fabrizio Bracconieri, ex valletto di Forum (Rete 4, Mediaset, Berlusconi), con un tentativo fallito di aderire a Fratelli d’Italia. Sul social twitter ha rivolto questo edificante pensiero alla Kyenge: “Non mi viene in mente il nome della buzzicona muslim che era ministro”. E ancora: “Ti ho trovata @ckyenge non dici niente dei tuoi fratelli merde muslim? Sei abituata, conosci i vostri usi con capre, no? Fate schifo!! Viaaa”. Di Bracconieri si dice che sia in depressione, ma dal tono dei suoi insulti si direbbe il contrario, che sia sovraeccitato.
Di giornata è anche lo sfogo di Alba Parietti a rimorchio della decisione della Boldrini, presidentessa della Camera, che stufa di ripetuti e insolenti attacchi, agirà legalmente contro chi chiunque oserà ingiuriarla. La show girl lamenta di essere molestata e insultata da tempo al telefono, con parolacce e minacce, da un anonimo di cui non conosce il numero. Poi scopre il presunto autore dello stolking e lo rende noto. Sarebbe, secondo la sua denuncia il chirurgo plastico di soggetti illustri Giacomo Urtis, ex naufrago de L’Isola dei Famosi che ha sporto denuncia al Commissariato di Venezia dove si trova per la Mostra del Cinema, avvertito, afferma la Parietti, da una giornalista blogger con la quale è in lite giudiziaria.
Replica il medico che uno sconosciuto usa il suo numero di cellulare per molestare i contatti della sua rubrica e anche persone, come la Parietti, di cui non ha il numero di telefono. Nella controreplica la domanda sul perché il medico avrebbe denunciato il furto del suo numero in ritardo, dal momento che altri hanno lamentato di subire insulti dal suo cellulare.
In due righe
Di Battista, yuppie pentastellato, a un raduno del Movimento ha definito gli italiani imbecilli se non votano 5Stelle. Dal pubblico di fede grillina appalusi e ip-ip, urrà.
L’ondivago Di Pietro. Pm, Italia dei Valori, 5Stelle ecc. Fine del valzer? Assolutamente no, Ora si candida a presidente della Regione e corteggia Bersani. Ip-ip, urrà
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