Ricordate l’Angelo Sanza anni ’70 e ’80, il basista demitiano che ha scorazzato per le ampie praterie della prima repubblica e poi ondivagato per gli arcipelaghi ex Dc fino a diventare portavoce del Centro Democratico? Bene. Oggi è stato folgorato sulla via di Giuliano Pisapia.
A raccogliere le meditazioni dello Statista è il Corriere della Sera, che gli dedica una lunga intervista.
Così esordisce il Vate: “Lo spazio politico al centro c’è, ma manca un leadership vera”.
E’ poi il filosofo a ruggire in lui: “I miei pensieri aiutano il dialogo tra le forze politiche vicine. E io lo faccio pieno di generosità, quella generosità che dovrebbero offrire gli altri partecipanti”. Che però, forse, non si sono accorti della sua presenza.
Ma lui, imperterrito, continua. E indica la Via: “Occorre una leadership identitaria”.
E ne delinea il profilo, vaticinando: “Vedo in Giuliano (Pisapia, ndr) un progressista moderato. Per usare un gioco di parole, i centristi dovrebbero trovare un moderato progressista. Se trovassi un moderato progressista in virtù della mia cultura di sinistra Dc non avrei dubbi e mi schiererei dalla sua parte. Oggi tra il cattolico e il laico scelgo il laico progressista”.
Si salvi chi può.
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