SUMMIT BILDERBERG / DAL 1 GIUGNO IN VIRGINIA, L’ANNO PROSSIMO A TAORMINA ?

Le grandi fatiche di Donald Trump. Dopo il mega tour estero, la tappa a Roma e poi i niet di Taormina, soprattutto sul versante climatico, sarà l’ospite che non ti aspetti al super summit annuale dei Bilderberg, che sta per cominciare in Virginia, a Chatilly. Non c’è certo, il suo nome, nella sempre segreta list degli ospiti, ma la presenza aleggia già ora tra gli ovattati salotti del Marriott Hotel, la splendida location che ospiterà i grandi della terra – quelli che reggono i fili di finanze ed economie dei paesi leader – tra il 1 e il 4 giugno prossimi.

Mario Draghi

Mario Draghi

A quanto pare, infatti, il giallo Trump e i suoi imprevedibili sviluppi saranno al centro del summit, che ha così dovuto cambiare l’ordine del giorno già previsto da qualche mese: ossia rapporti con Russia e Cina e la sempre bollente questione immigrazione, ma anche il dopo Brexit.

Il tutto avviene proprio a un soffio da Taormina, dove potrebbe incredibilmente svolgersi l’incontro dei Bilderberg del 2018.

E a pochi giorni da scadenze strategiche per l’Europa, come i voti di giugno in Inghilterra, in Francia e last but non least in Italia. Amministrativo, quest’ultimo voto, ma non meno denso di risvolti politici per un governo che già si appresta a lasciare baracca e burattini.

Sullo sfondo, la sagoma di un Draghi, che s’avvicina allo scenario italiano. Come anticipato da Affari Italiani, infatti, il numero uno della Bce in scadenza è ora una sorta di king maker sulla scena politica di casa nostra. Con la possibilità che possa perfino essere conteso da centro destra e centro sinistra (chiamomoli così) in uno scenario derenzizzato. Si parlerà anche di Bce e Mario Draghi al summit che si sta aprendo a Chatilly? Staremo a vedere.

 

IL PROSSIMO ANNO TUTTI DI NUOVO A TAORMINA ?

Ma vediamo di capirci qualcosa nel giallo del summit di Taormina, che ci proietta già al prossimo anno. E sulle orme del padre di Bilderberg, David Rockfeller, scomparso solo pochi mesi fa a 101 anni suonati ma ancora vitale come un giovane banchiere, quello che ha nella sua vita raggranellato una fortuna a botte di miliardi di dollari (l’ultimo patrimonio viene stimato in 4 miliardi, a parte tutte le donazioni arcimilionarie del caso), è stato poi il numero uno della Chase Manhattan Bank possedendone il 2 per cento, e animatore di un’altra star nel super system del potere transnazionale, la Trilateral. Il massimo.

E alcune settimane prima di lasciarci, Rockfeller ha voluto fare una capatina nel Belpaese. Una vera toccata e fuga, in quel di Taormina, nella prestigiosa e quieta dimora dell’Hotel Duomo, al riparo da sguardi indiscreti.

Si tratta di una due giorni, il 23 e 24 ottobre, e il finanziere più potente della terra saluta con un “a presto”. E a quanto pare – raccontano alcune fonti locali – aveva in animo di progettare per il prossimo anno il summit nella stessa location del G7. Quasi in segnale. O un contro segnale.

Donald Trump

Donald Trump

L’anno scorso si è svolto a Dresda, il summit, e la regola in vigore dal 1954, l’anno dello start, vuole che tre edizioni si tengano in Europa e una negli Usa, tanto per rispettare una sorta di composizione geografica, che vede il Vecchio continente prevalere, of course, per numero di Stati appartenenti, ma gli Usa come storica longa manus.

E pensare che il primo incontro, in Olanda, avvenne sotto gli auspici del non troppo lieto periodo post bellico, quando ancora i nazi cercavano di dettare le loro leggi.

Potete leggere una ricostruzione della story in un lungo reportage della Voce di dodici anni fa, nel 2005, quando il meeting si tenne sulle rive del lago di Como, nella splendida cornice di Stresa. E proprio in quella occasione la Voce pubblicò una super lista di ospiti sia di quella che delle precedenti adunanze.

Tutte nate con un’aura prettamente massonica: riservatezza, anzi proprio segretezza, giornalisti banditi, security, sorveglianze al top, e non pochi casi di cronisti e inviati spediti a quel paese nemmeno con le buone.

Al centro delle “conversazioni” – guarda caso – i destini del mondo. Già dodici anni fa si parlava di immigrati, poi il bubbone è esploso in tutta la virulenza. Di terrorismi, ed è successo lo stesso.

Un osservatorio oppure un laboratorio di sciagure?, sorge spontanea la domanda. E visti gli scenari europei e non solo la risposta non è certo di facile decifrazione.

Nota un analista di Bruxelles: “I Bilderberg nascono sessanta e passa anni fa, ma si sono storicamente connotati come un’assise di potere trasversale e ovviamente di carattere economico-finanziario. In quei summit sono rappresentati interessi che da soli cambierebbero i destini di mezzo mondo, centinaia di miliardi di dollari in ballo, le sorti di interi paesi discussi come tra amici al bar. Incredibile ma vero”.

L’anno scorso al centro del confronto migranti, petrolio, Cina e Russia.

Stavolta Brexit, post elezioni Usa e giallo Trump, Ttip e scenario europeo in fresca, odierna fibrillazione, anche dopo l’ascesa di Macròn all’Eliseo.

All’indomani del teatro di Taormina, eccoci adesso al dietro le quinte della Virginia.

 

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LEGGI L’INCHIESTA DEL 2005

Inchiesta Bilderberg febbraio 2005


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4 pensieri riguardo “SUMMIT BILDERBERG / DAL 1 GIUGNO IN VIRGINIA, L’ANNO PROSSIMO A TAORMINA ?”

  1. Der eisame Stein ha detto:

    Ma nessuno è in grado di fabbricare una bella bomba da mettere nella sede dove i …”grandi” (si fa per dire… NANI è il termine giusto)decideranno sui destini della terra, invece di lasciare che i popoli, ammesso che siano all’altezza visto il rincretinimento generale dovuto ai “media”, decidano da soli?

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