Ciucci di tutto il mondo, unitevi. E andate al Pirellone di Milano, dove potete comodamente correre per la poltrona di Difensore civico. Una carica da non poco negli odierni ordinamenti e che – almeno in teoria – dovrebbe tutelare gli interessi di tutti i cittadini nei confronti della pubblica amministrazione. Ma il miracolo, a quanto pare, non succede a Milano dove sta gareggiando per quella carica il fior fiore degli ignoranti e, comunque, neanche in possesso dello straccio di un titolo adeguato.
Ai nastri di partenza Tiziana Maiolo, ricordate? La berlusconiana doc degli anni novanta. Una laurea alla Statale di Milano come ha sempre sbandierato? Macchè, ha appena preso una laurea breve.
Il secondo dei votati in consiglio regionale, tale Carlo Lio, ha un diploma di scuola media inferiore: un po’ pochino.
Primo ma non ancora eletto Henry Richard Rizzi, di cui la Voce ha scritto qualche giorno fa. Figlio di, fratello di (Alan), origini anglosassoni, è il più giovane politico di casa nostra. Ma adesso lo scopriamo con le mani nella marmellata.
Dopo il nostro articolo, infatti, ci sono giunte alcune mail che ne descrivono non solo il corso politico, ma anche quello professionale e (sic) accademico.
Nel suo pedigree spicca la qualifica di dottore commercialista: ma adesso salta fuori che non esiste. E’ solo un ragioniere, il tipico rag alla Fantozzi.
Non basta. A renderlo ineleggibile non c’è solo tale clamoroso tarocco, ma anche il fatto di essere, oggi, membro del Collegio dei Revisori dell’Associazione Regionale Consiglieri, disciplinata con una apposita legge regionale, guarda caso ubicata nello stesso Pirellone e provvista essa stessa di dipendenti regionali. Un evidente conflitto di interessi.
Così commenta un funzionario della Regione guidata da Roberto Maroni: “Si tratta di un palese motivo di ineleggibilità per tutta una serie di motivi. A ciò si aggiunge la ciliegina dell’aver dichiarato il falso perchè Rizzo non è una commercialista ma solo un ragioniere. E non basta ancora: perchè fosse poi anche stato commercialista, la qualifica non è adatta al ruolo, perchè il Difensore civico si deve occupare di una serie di cose che non hanno niente a che vedere con fatture, consuntivi e bilanci, ma con questioni di diritto”.
Come è evidente, per fare un solo esempio, con tutta la materia che concerne i diritti dei detenuti.
Osserva un altro funzionario: “a maggior ragione il titolo professionale è rilevante nella situazione attuale della Lombardia, ove il Difensore civico è anche Garante dei Detenuti ed il solo essere un dottore commercialista non basta, perchè occorre una formazione, come richiede la legge, in diritto”.
Sul falso, ecco altre osservazioni: “Si tratta di un ragioniere, come è indicato nell’albo di Milano con chiarezza. E’ falsa quindi la scheda trasmessa agli atti della Commissione consiliare istruttoria, che lo indica ‘dottore commercialista’ sulla base dei dati forniti dal rag. Rizzi, e andrebbero annullate anche le precedenti nomine conferite, come ad esempio quelle relative agli incarichi per la Metropolitana milanese. Il fatto che Rizzi abbia una laurea in economia e commercio non cambia niente. E’ come un geometra che si laurea: mica così diventa ingegnere”.
Sotto il profilo ancora più strettamente giuridico ecco un’altra osservazione: “vi è una chiara sentenza della terza sezione della Corte di Cassazione a proposito di un ragioniere che, laureatosi, aveva cercato di farsi nominare dall’Ordine ‘dottore commercialista’. Ovviamente tale promozione non era possibile. Invece, il rag. Rizzi si è da solo direttamente autonominato per ricevere incarichi per le pubbliche amministrazioni. Il che ha rilevanti profili penali e disciplinari”.
La prossima votazione in Consiglio regionale della Lombardia è fissata per il 3 maggio.
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5 pensieri riguardo “Difensore civico Lombardia – Corre il rag. Rizzi commercialista taroccato”
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gentile Paolo Spiga,
desidero solo segnalarle il fatto che la mia laurea è quinquennale. Ho frequentato l’Università statale, poi ho interrotto quando mi mancavano tre esami, che ho completato in seguito. Non ho mai sbandierato niente, semplicemente quando mi si chiede il titolo di studio mi limito a dire “laurea in giurisprudenza”.
La ringrazio per l’attenzione
Tiziana Maiolo
gentile Dottoressa Tiziana Maiolo, la Sua precisazione è decisamente preziosa, perciò mi permetto di suggerirle caldamente di aggiungere anche quei dati che sono obbligatori sul curriculum in formato europeo, in base al quale si accede alle cariche pubbliche, e che perciò compaiono certamente nelle sue candidature e nomine passate e presenti, sto parlando dell’anno di rilascio della Sua laurea e dell’Università che l’ha rilasciata, così da togliere finalmente ogni possibilità di intorbidamento delle acque in una questione come questa che tanto interesse riveste per i Cittadini lombardi come me, che hanno ovviamente il pieno diritto di potersi rivolgere a un Difensore Civico capace, preparato ed efficace.
In attesa di leggere insieme a tutti gli altri lettori questo dato che finalmente farebbe chiarezza su questa spiacevole questione, le invio i miei cordiali saluti.
Claudio Cavalieri d’Oro
In vista della definitiva scadenza dei termini per la nomina del Difensore Civico della Regione Lombardia (proprio per il 3 maggio), mi permetto garbatamente di sollecitare la Dottoressa Tiziana Maiolo per una sollecita risposta alla mia domanda, al fine di fugare completamente le ombre che si sono addensate sulla sua candidatura, anche a seguito dei vari articoli apparsi sulla stampa, non ultimo quello che stiamo commentando.
Grazie per la completezza di informazioni che vorrà fornire ai Cittadini della Lombardia.
Cordiali saluti.
Claudio Cavalieri d’Oro