REGIONE LOMBARDIA / L’ETERNO  ENFANT PRODIGE RICHARD RIZZI  NUOVO  DIFENSORE CIVICO?  

Da difensore delle proprie tasche e cacciatore di poltrone a difensore civico, ossia degli interessi dei comuni mortali?

Potrebbe essere l’acrobatica parabola di un ex rampantissimo della politica milanese, il ‘nobil’ Henry Richard Rizzi, natali londinesi, il più votato nel corso nella tornata del 19 aprile al Consiglio regionale della Lombardia per la carica di difensore civico, quello che proprio in terra d’Inghilterra è una incarico di grande rilevanza, il cosiddetto Ombudsman.

Ha infatti ottenuto 26 voti, contro i 24 racimolati da Carlo Lio, un perfetto signor nessuno, nel pedigree un diploma di scuola media inferiore (anche se la legge, almeno sulla carta, prevede un titolo di studio adeguato).

Quanto a curriculum, invece, l’inglesino lo mostra con orgoglio. “Commercialista, revisore legale, già consigliere regionale, membro della commissione bilancio e assessore a commercio, turismo, sport, cultura e informazione, il più giovane della storia d’Italia”.

La sede della Regione Lombardia. Nell'altra foto Henry Richard Rizzi

La sede della Regione Lombardia. Nell’altra foto Henry Richard Rizzi

Fa storia anche la conversazione telefonica (agli atti di un’inchiesta della procura di Milano) che vede al centro l’ex vicepresidente della Regione, il forzista Mario Mantovani, con il capo, Silvio Berlusconi. Al centro della discussione il passaggio del fratello, Alan Rizzi, all’NCD di Angelino Alfano, rientrato dopo pochi giorni. E’ Silvio in persona a vantarsi della rentrée: “hai sentito che ho tenuto Rizzi? Ehm, cioè non è andato di là, è rimasto con noi. Io però ho fatto una promessa… poi te lo dico… un posto di lavoro per il fratello…”.

Detto fatto, forza dell’ex Cavaliere e dopo due mesi da quella finta fuga il fratello di Alan, su proposta del forzista Armando Vagliati, ottiene la nomina nel collegio sindacale delle partecipate A2A e Metropolitana Milanese, fin dai tempi craxiani di Mani pulite un vero e proprio crocevia di scambi & favori. Risale infatti al 13 maggio 2014 la scelta del nome di mister Richard. Tanto per completare il valzer, il figliol prodigo, Alan, non solo rientra fra i ranghi berlusconiani, ma diventa il vice coordinatore regionale del partito. Cin cin.

Qualche altro ragguaglio sui trascorsi del difensore civico in pectore. Coi calzoncini corti ha militato nel Psdi, del quale il padre, Enrico Rizzi, è stato un esponente in vista nella pre Milano da bere (venne infatti eletto per tre legislature nel partito che fu di Saragat prima, di Longo & Tanassi poi, e precisamente la VI, l’VIII e la IX), per poi passare proprio con la neonata Forza Italia (senatore nella XIII e XIV legislatura). E proprio con la casacca del Psdi l’enfant prodige della politica di casa nostra entrò nell’esecutivo ‘progressista’ (sic) della Pd Fiorella Ghilardotti. “E nel 1994, due anni dopo – rammentano le cronache – la sua adesione a Forza Italia fu uno dei motivi della fine dell’esperienza della Ghilardotti e del breve dominio dei progressisti sulla Regione Lombardia”.

Ecco alcuni commenti che si raccolgono in Regione circa la prossima nomina ad Ombudsman.

“Il dottore commercialista Rizzi non può definirsi ‘esperto nei settori del diritto, dell’economia e dell’organizzazione pubblica’ né dà ‘massima garanzia di indipendenza, imparzialità e competenza amministrativa’ che sono richiesti dalla legge e dallo stesso bando, e sono aspetti ben diversi dall’incarico assessorile”.

“In questo caso è ancora più illegittima l’insistenza sulla candidatura di Rizzi perchè la legge regionale e l’avviso richiedono espressamente che l’esperienza sia ‘preferibilmente nel campo della difesa dei diritti’, cosa ben diversa dalla redazioni di bilanci e revisioni contabili. E poi, non mancano tra i candidati esperti di chiara fama nazionale in tale campo”.

Più nel dettaglio tecnico-legislativo: “Una sentenza della quinta sezione del Consiglio di Stato, che ha annullato la nomina del Difensore Civico della Campania, ha chiarito come in relazione a legge ed avviso occorre per il Difensore Civico la comparazione dei requisiti. Ma i requisiti di Rizzi sono carenti persino rispetto a quelli minimi prescritti e non risulta neppure ammissibile alla comparazione con i candidati aventi i titoli”.

E ancora: “la Corte dei Conti della Lombardia ha condannato per un milione di euro chi ha proceduto ad una nomina senza la necessaria comparazione dei titoli. Ciò è successo all’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente”.

Ci sarà un bis? La parola al prossimo Consiglio regionale, che si terrà il 3 maggio.


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Un commento su “REGIONE LOMBARDIA / L’ETERNO  ENFANT PRODIGE RICHARD RIZZI  NUOVO  DIFENSORE CIVICO?  ”

  1. Claudio Cavalieri d'Oro ha detto:

    Come ebbi modo di scrivere in un mio recente intervento su FaceBook (a proposito della PORCATA che si stava preparando) in REGIONE LOMBARDIA ci sono ancora fortissime resistenze da parte di certi Politici “vecchia maniera” ad avere un DIFENSORE CIVICO Regionale competente che sappia come difendere i Cittadini dalle inadempienze della Pubblica Amministrazione, infatti vale la pena ricordare che nei suoi 15 anni di vita l’ANDCI (Associazione Nazionale Difensori Civici Italiani) ha concretizzato un tale impegno nella difesa dei diritti dei Cittadini italiani a fronte del quale sono emerse 2 EVIDENZE PREOCCUPANTI: l’Italia è l’unica nazione Europea che ancora NON HA il DIFENSORE CIVICO NAZIONALE (nonostante tutte le battaglie fatte per chiedere di ottemperare a questo obbligo normativo) e nel 2010 un decreto legge ha ABOLITO i DIFENSORI CIVICI COMUNALI ma non ha ancora rafforzato, come promesso, i poteri dei Difensori Civici regionali. Evidentemente la Difesa Civica risulta altamente indigesta e a certi Politici fa comodo piazzare in tale carica personaggi senza i requisiti, che perciò non diano garanzie di efficacia e di efficienza, ma amici o amici degli amici, e che perciò debbano poi dimostrare la propria riconoscenza…. non rompendo le palle!

    Le ben 4 votazioni fatte dal Consiglio della Regione Lombardia hanno visto tra i più gettonati da Forza Italia e Lega il candidato LIO, ultrapensionato che in curriculum esibisce un diplomino di terza media, e il candidato RIZZI, commercialista (non avvocato) con un curriculum tutto politico senza esperienze manageriali ma membro di una nota dinastia di Politici di razza. Anche il PD ha inizialmente sostenuto il proprio candidato QUIROZ, avvocato, ottima persona, già Difensore Civico della Provincia di Milano, ma certamente con un curriculum stratosfericamente inferiore a quello dell’unico candidato della Società Civile (non dei Partiti!) che di voti in consiglio ne ha ottenuti solamente 3, l’avvocato GIUSEPPE FORTUNATO.

    La legge prescrive l’obbligo che questa importantissima Funzione sia ricoperta da una persona che abbia “obbligatoriamente” tutti e tre i seguenti requisiti: “essere esperti nei settori del Diritto, della Economia e della Organizzazione Pubblica”; inoltre “essere in possesso di una qualificata esperienza professionale, almeno decennale”, “preferibilmente nel campo della difesa dei diritti dei cittadini”. L’esperienza politica è stata per legge “equiparata” all’esperienza richiesta ma occorre sempre “essere esperti nei settori del Diritto, dell’Economia e dell’Organizzazione Pubblica”, e tutto ciò “contemporaneamente”; infatti il Difensore dei diritti dei Cittadini deve essere in grado di contestare alle Pubbliche Amministrazioni inadempienti l’applicazione di norme, leggi e codicilli, e deve essere in grado di emettere decreti che vadano a sanare SENZA PERDITE DI TEMPO le evidenti situazioni di ingiustizia e di prevaricazione dei diritti della Popolazione.

    Il CURRICULUM dell’avvocato Giuseppe Fortunato è stato presentato dalla Associazione Nazionale dei Difensori Civici Italiani (ANDCI), da Civicrazia (federazione di Associazioni) e dall’Associazione Nazionale Italiana Diversamente Abili onlus, e naturalmente vi figura la laurea con lode e il titolo di avvocato (si badi bene che Giuseppe Fortunato è uno dei 4 soli avvocati al mondo selezionati e nominati quali Esperti Avvocati Patrocinatori ai sensi dell’articolo 2 dello Statuto dell’Ufficio del Lavoro della Sede Apostolica e si occupa professionalmente anche della pubblica amministrazione sia della Città del Vaticano che della Santa Sede); ma che è anche stato Segretario comunale vincitore di concorso in più sedi; ha inoltre svolto le funzioni di Direttore al Consiglio di Stato per più anni già nel 1998; oltre alla laurea con lode possiede titoli post-laurea tra cui una Specializzazione triennale in Diritto Amministrativo e Scienze dell’Amministrazione e anche quella triennale in Diritto del lavoro (utilissima per i rapporti privatizzati di impiego con la pubblica amministrazione), possiede il Diploma di Perfezionamento in Amministrazione e Finanza degli Enti Locali e il Diploma di Federalismo antico e moderno e inoltre quello annuale con presenza obbligatoria residenziale (mattina e pomeriggio) presso la LUISS in Ordinamento e Management degli Enti locali o il Master annuale in Economia del Settore Pubblico del FORMEZ, anche questo con presenza full-time mattina e pomeriggio; è stato designato da varie Università in Comitati scientifici e Commissioni nella Pubblica Amministrazione; ha in curriculum attività annuali di ricerca quale vincitore di concorsi del C.N.R. e di Università; per 7 anni è stato Componente del Garante per la protezione dei dati personali, Ispettore sui Servizi Segreti, sulla Magistratura e sulle attività segretate del Ministero degli Interni, Coordinatore del Laboratorio Privacy Sviluppo cui partecipano 25 Garanti della Privacy di tutto il mondo, e di conseguenza ha una forte esperienza in attività internazionali quale Coordinatore del Laboratorio Privacy Sviluppo di 25 differenti Autorità Garanti della Privacy nel mondo; al Laboratorio Privacy Sviluppo ha formalmente aderito la Conferenza Nazionale dei Garanti dei detenuti, alla quale Fortunato ha partecipato in molte occasioni con significativa cooperazione.

    E inoltre è stato per sei anni amministratore della più importante Unità Sanitaria del Mezzogiorno, …e tantissime altre esperienze tra cui ovviamente l’aver esercitato più volte come DIFENSORE CIVICO, impegnato internazionalmente in tale campo e Direttore di Master per Manager della Pubblica Amministrazione, e non a caso è il presidente della Associazione dei Difensori Civici Italiani.

    Un OSSO MOLTO DURO DA RODERE, e una potenziale spina nel fianco di quei POLITICI FURBETTI che si ostinano a ritenere la COSA PUBBLICA come COSA LORO, e che perciò ignorano questa candidatura ben sapendo che una persona come l’avvocato Giuseppe Fortunato possiede un curriculum stratosferico, con immensi requisiti per l’incarico di cui si discute la nomina, e la dimostrata ferrea volontà di esercitare tale nomina per DIFENDERE I DIRITTI DEI CITTADINI.

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