La possente mano della più famosa dinasty di banchieri al mondo, quella dei Rothschild, preme sull’acceleratore per contribuire in modo decisivo alla debacle dell’odiato Vladimir Putin nel conflitto in Ucraina. Anche per dare un ‘segnale forte’ all’altro odiato nemico, la Cina, e ai sodali, come Iran e Corea del Nord.
Più chiaro che mai il ‘piano’ della famiglia che ‘storicamente’ influisce, in modo da non poco, nelle decisioni che contano sullo scacchiere internazionale: rappresentando una sorta di potere ‘ombra’ (ma non poi tanto) delle più grosse potenze occidentali: Stati Uniti, of course, ma forse ancor più Gran Bretagna e Francia.
Del resto lo documenta la interminabile story griffata Rothschild, che ha i suoi rami più solidi – sotto il profilo del ‘sangue’ – nei paesi anglosassoni, ma che negli ultimi decenni è in grado di condizionare anche le più alte scelte dell’Eliseo e, negli ultimi anni, di ‘le roi’ Emmanuel Macron.
Leggiamo il testo di un messaggio appena inviato ai membri del governo britannico guidato dal laburista (sic) Keir Starmer – già uno dei più guerrafondai – da uno degli ultimi discendenti della family, Nathaniel Rothschild.
“Vladimir Putin è l’uomo più pericoloso dalla sconfitta di Hitler”. Non lascia spazio ai dubbi l’incipit, da grande storico.
E prosegue sulla stessa linea: “Il presidente della Cina, Xi Jinping, è al secondo posto”. Quanto a hit dei mostri a livello internazionale siamo a posto.
Poi la disamina di alta geopolitica internazionale: “La Russia deve essere estromessa dal sistema bancario, finanziario ed economico mondiale. Dobbiamo mettere la Russia in ginocchio con ogni mezzo possibile, per inviare un segnale forte ai cinesi e per proteggere il nostro sistema globale di norme e valori liberali”.
Continua il Vate-Paperone: “Non dobbiamo farci illusioni: se mai permettessimo a Putin di impossessarsi dell’Ucraina, manderemmo un segnale ai nostri nemici, in particolare Iran, Cina e Corea del Nord: ossia che non faremo nulla di fronte ad un assalto violento”.
L’analisi si fa ancor più approfondita: “In effetti, il nostro attuale percorso caratterizzato da una assoluta mancanza di azione militare, significa che il nostro ordine globale sta morendo in piedi”.
E poi l’appello finale: “Vi esorto a schierare molte più forze militari contro la Russia e i suoi delegati; ad intensificare la ‘guerra dell’informazione’ per correggere l’opinione pubblica, soprattutto online; e ad inviare armi ai nostri amici in Ucraina. Senza l’Ucraina, l’ordine globale può non sopravvivere”.
Da perfetto anatomopatologo.
Repetita iuvant.
Visto che a pochi giorni dall’inizio del conflitto in Ucraina, per la precisione il 6 marzo 2022, su Facebook venne pubblicato lo ‘screenshot’ di un testo in inglese che riportava un lapidario pensiero griffato Nathaniel Rothschild: anche allora, guarda caso, inviato al governo britannico all’epoca guidato dal conservatore Boris Johnson. Definiva Putin come “l’uomo più pericoloso dalla sconfitta di Hitler” e poi collocava Xi Jinping al “secondo posto per pericolosità”.
Mari di miliardi in saccoccia, ma ben poca fantasia…
All’epoca un portavoce di casa Rothschild, contattato dai reporter di ‘Lead Stories’, smentì: “Tutto falso, completamente inventato”. Vediamo se in queste ore il portavoce concede il bis.
Ecco cosa scrisse, in una chilometrica ricostruzione storica, ‘il Foglio’ – certo non un bollettino bolscevico – pubblicata nel 2017 e titolata “Chi c’è dietro la irresistibile (per ora) ascesa di Emmanuel Macron. C’è il complesso pluto-giudaico-massonico guidato come sempre dai Rothschild”. Potete trovare il pezzo in rete.
E poi l’incipit: “La Francia rischia dunque di essere governata da un re Travicello. Macron ha lavorato per due anni a casa Rothschild, guadagnando 2 milioni di euro dopo aver brillantemente portato a termine l’acquisto di cibi per bambini della Pfizer da parte di Nestlè”.
Un paio di settimane fa abbiamo rammentato i legami tra Napoleon-Macron e la dinasty dei super banchieri mondiali in un pezzo (e occhio, in calce, ad un interessante link) sulla bollente situazione in Romania. Eccolo:
ROMANIA / VA IN SCENA IL GOLPE BIANCO
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