Mamma RAI ne combina un’altra delle sue.
Non c’è ormai limite alle storie davvero ‘Ai confini della realtà’ che succedono nelle ovattate stanze di Viale Mazzini.
Ecco l’ultima.
Non si tratta di un Pesce d’Aprile: anche se succede proprio il primo del mese e ne ha proprio tutta l’aria.
Ricordate Sangiuliano Gennaro, per mesi alla ribalta delle cronache da agosto 2024 fino a quasi fine anno per la ‘Boccia story’ a luci rosse: ma anche gialle per il vero thriller politico-sentimentale che ha investito in pieno il governo Meloni e portato poi alle ‘dimissioni’ del ministro della Cultura di casa nostra?
Bene.
Dal 1 aprile il mitico ‘Genny’ sarà il corrispondente di casa RAI – non di Telecanicattì – da Parigi. Avete capito bene, dalla città della altrettanto mitica Rivoluzione, dell’assalto alla Bastiglia, del maggio ’69 appunto francese, di tutti i movimenti che hanno precorso i tempi. E oggi la Nazione capeggiata da ‘le Roi’ Emmanuel Macron che vuol decidere i destini di mezzo mondo.
Quindi nel prossimo futuro potremo ammirare, via TG, le mirabolanti interviste dell’anchorman partenopeo al numero uno dell’Eliseo.
Lontani anni luce quegli ’80 in cui, trafelato, camicia inzuppata, lingua in fuori, l’ottimo Genny svolgeva il suo ruolo di portaborse perfetto. Anzi di portaborse al quadrato. Non tanto per la sagoma bassa e tracagnotta, ma per le due borse letteralmente ‘trasportate’ con gran fatica ma altrettanto ardore: ossia quelle di Ferruccio De Lorenzo padre, all’epoca inossidabile presente dell’Ordine dei Medici nazionale e cittadino, e di Francesco De Lorenzo, il rampollo prediletto, per anni ai vertici del Partito Liberale Italiano (PLI), fino ai tempi dell’Altissimo (Renato, l’ultimo segretario Pli prima di Tangentopoli).
La ‘Voce’, nel 1992, pubblicò ‘SUA SANITA’ sulle acrobatiche performance ministeriali: un volume per alcuni mesi al vertice delle hit nazionali nella saggistica.
Da allora in poi, la irresistibile ascesa del sempre più rampante – e via via miracolato – Gennaro nell’empireo dell’etere. Quello targato Mamma Rai, appunto. Dove, nel corso dell’ultimo ventennio, ha ricoperto tutti i ruoli apicali, come vicedirettore Tg1 e poi direttore Tg2, di volta in volta sotto i vessilli della Lega – lui vesuviano doc – o di Fratelli d’Italia. Sempre e comunque ‘accettato’ dal centro-sinistra, eternamente incapace di proposte alternative e/o di una qualche opposizione minimamente credibile.
Nel corso degli anni è diventato celebre, Il Vate vesuviano, per le epiche biografie dei leader di mezzo mondo: da Hillary Clinton a Xi Jing Ping, da Donald Trump a Vladimir Putin.
Come meticolosamente annota ‘Adn Kronos’, nel suo vastissimo pedigree fanno capolino anche un ‘dottorato di ricerca Ph.D. in diritto internazionale’, nonché l’assidua frequentazione dell’‘Alto Istituto Studi Strategici’ (IASA).
Appena il Genny nazionale, orgoglio di tutti noi, sbarca sotto la Torre Eiffel, la precedente corrispondente da Parigi, ossia Nicoletta Manzione, vola a Londra, per sostituire Marco Varvello che, per raggiunti limiti di età, fa rientro alla base, tra le sempre accoglienti braccia di Mamma Rai.
Non resta che attendere alcune ore, per l’esordio parigino di ‘Monsieur Sangiulianò’.
E per la gioia delle già assiepate migliaia di fans transalpine.
Per maggiori notizie sul novello anchorman parigino, vi consigliamo di andare alla casella CERCA, che si trova in alto a destra della home page del nostro sito, e quindi digitare GENNARO SANGIULIANO, per ritrovare non pochi articoli. Eccovi, comunque, il pezzo messo in rete dalla Voce all’indomani della nomina a ministro della Cultura. E’ infatti del 22 ottobre 2022
GENNY SANGIULIANO / QUANDO LA SUB-CULTURA VA AL POTERE
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