Mentre dopo 3 anni di guerra in Ucraina fomentata dagli Usa griffati Joe Biden, ora la prima telefonata fra i numeri uno della Casa Bianca, Donald Trump e del Cremlino, Vladimir Putin, apre insperati e impensabili scenari di negoziati a breve, e di pace a portata di mano, ecco che l’Europa dà la sua risposta: armi, armi, fortissimamente armi. Per prepararsi alla guerra del secolo, quella con la sempre odiata Russia
Pensate di essere sintonizzati su ‘Scherzi a parte’?
Oppure di assistere ad un remake del mitico ‘Il dottor Stranamore’ diretto dal grande Stanley Kubrick e interpretato dall’altrettanto straordinario Peter Sellers?

La telefonata di ieri fra Trump e Putin. Sopra, Mario Draghi e Ursula von der Leyen. Sullo sfondo, disperati cercano di scappare dalla guerra in Ucraina
Niente di questo. Purtroppo è tutto vero. Perché siamo sul serio alle prese con una sempre più invasata e criminaleUrsula von der Leyen, irresponsabilmente confermata alcuni mesi fa per il bis al vertice della strategica Commissione UE dai tanto democratici e illuminati leader dei paesi UE, i quali sono riusciti a dimostrare, per l’ennesima volta, quanto l’Europa sia una totale nullità sotto il profilo politico-diplomatico, ma una entità molto pericolosa per la stabilità internazionale: una somma di Stati-canaglia della peggior specie, tutti meritevoli di comparire davanti alla ‘Corte Penale Interazionale’ dell’Aja per i crimini contro l’umanità. Incredibile ma, purtroppo, tragicamente vero.
Per rendersene conto in modo plastico e che non lascia spazio ad alcun equivoco, basta scorrere le farneticanti frasi appena pronunciate dalla criminale e corrotta (come vi rammenteremo più avanti) lady teutonica davanti all’uditorio della ‘Royal Danish Military Academy’.
IL VERBO DI LADY URSULA
Ecco il suo Verbo, partendo da una rapidissima sintesi: “Entro il 2030 l’Europa deve essere riarmata per poter affrontare al meglio la guerra contro la Russia”. Riarmata fino ai denti.
“Putin è una grossa minaccia, ogni giorno di più, non solo per l’Ucraina ma per l’intera Europa”.
“Se l’Europa vuole evitare la guerra, deve prepararsi alla guerra”. Pure rozza e ignorante, Ursula (ex ministro della Difesa nel suo paese), e peggio dei peggiori guerrafondai ai tempi dei Romani che almeno commentavano “Si vis pacem para bellum’. Siamo ormai sprofondati in un baratro che più buio, nero & nazi non si può.
Continua come un carrarmato la numero 1 della Kriminal Commission. “Potremmo decidere che queste cose non siano vere. O che non dobbiamo dirle in modo così schietto. Ma ora è il momento di parlare onestamente, in modo che ogni europeo capisca cosa è in gioco. Perché il disagio di sentire queste parole impallidisce di fronte al dolore della guerra. Basta chiedere ai soldati e al popolo ucraino”.
Toccate tutte le corde dei sentimenti, passa al sodo, con la sua lungimirante visione geopolitica: “Il punto è che dobbiamo vedere il mondo così com’è e dobbiamo agire immediatamente per affrontarlo. Perché nella seconda metà di questo decennio e oltre si formerà un nuovo ordine internazionale. Quindi l’Europa si trova di fronte ad una scelta fondamentale per il suo futuro. Continueremo a reagire ad ogni sfida in modo cauto? O siamo pronti a cogliere questa storica opportunità per costruire un’Europa più sicura? Una Europa prospera, libera, pronta e capace di difendersi?”.
Messo da parte Tucidide, eccola indossare l’elmetto e imbracciare il lanciamissili: “Entro il 2030 l’Europa deve avere già in campo una forte posizione sulla difesa. ‘Prontezza 2030’ significa avere riarmato e sviluppato la capacità per avere una deterrenza credibile. La portata, i costi e la complessità dei progetti vanno ben oltre la capacità di ogni singolo Paese. Ecco perché dobbiamo sviluppare progetti su larga scala e intensificare gli appalti congiunti” (proprio come è successo per i maxi appalti comuni 2021 per i vaccini Covid a vantaggio delle casse di ‘Pfizer’).
Poi una profonda disamina su quanto succede in Russia, da analista provetta: “Tutto ciò accade perché la Russia è ormai indirizzata verso un’economia di guerra che la renderà presto una minaccia non solo per l’Ucraina ma per l’intera Europa e per tutte le sue nazioni. Ora, infatti, il Cremlino si è avviato su un percorso irreversibile verso la creazione di un’economia di guerra totale. Ha enormemente ampliato la sua capacità di produzione industriale-militare. Il 40 per cento del suo bilancio federale è destinato alla difesa, così come il 9 per cento del PIL. Questo gigantesco investimento alimenta la guerra di aggressione in Ucraina, preparandola contemporaneamente ad un confronto militare con le democrazie occidentali”.
Nota la nuova Kissinger: “E proprio mentre queste minacce aumentano giorno dopo giorno, vediamo il nostro partner più solido e antico, gli Stati Uniti, spostare la sua attenzione verso l’Indo-Pacifico”.
Poi l’amara diagnosi: “L’era dei dividendi della pace è ormai lontana. L’architettura della sicurezza su cui facevamo affidamento non può più essere data per scontata. L’epoca delle sfere d’influenza e della competizione per il potere è tornata”.
Epica.
E LE PAROLE DI VATE DRAGHI
Così come, scolpite nella storia, resteranno le parole appena pronunciate dal nostro ex premier, ex capo della BCE, ex Governatore Bankitalia, la fulgida mente che tutto il mondo c’invidia, Super Mario Draghi, il vero Vate al quale l’Europa ha sempre attinto – e attinge – la sua ragion d’essere.
Anche stavolta, non resta che affidarsi al suo Verbo per orientarsi nei labirinti della più Alta Politica. Parole e frasi poche ore fa pronunciate in Senato a proposito dell’attuale, delicatissimo momento che vive la UE e anche la nostra Patria, un suo membro fondatore.
Parla il Messia: “La nostra sicurezza è oggi messa in dubbio dalla politica estera del nostro maggiore alleato, gli Stati Uniti, rispetto alla Russia che, con l’invasione in Ucraina, ha dimostrato di rappresentare una grave minaccia per l’Unione Europea”.
Così prosegue il Profeta: “L’Europa è oggi più sola nei fori internazionali, come è accaduto di recente alle Nazioni Unite; e si chiede chi difenderà i suoi confini in caso di aggressione estera, e con quali mezzi”. Interrogativi alti come le Twin Towers.
Ma il Vate alza lo sguardo: “Oggi, quindi, sono messi in discussione i valori fondanti e fondamentali dell’Unione Europea: e cioè pace, prosperità e, insieme all’alleato americano, sicurezza, sovranità e indipendenza, garantiti per decenni ai cittadini europei”.
Ancora: “In questo contesto, la difesa comune europea è un passaggio obbligato, per utilizzare al meglio le tecnologie che dovranno garantire la nostra sicurezza”.
Poi spiega, il Maestro, che sarà necessario reperire le ingentissime risorse necessarie per riarmarci, agire con decisione sulla leva del ‘debito comune’ e coinvolgendo i privati, il settore privato in modo massiccio. Quei privati che – assicura il Nostro – sono già pronti, penna alla mano, a finanziare questi colossali investimenti che ci renderanno più sicuri di fronte al crescente pericolo della mortale aggressione in arrivo dal Cremlino. Con le orde dei barbari ormai alle nostre porte…
Per vostra Memoria, vi rammentiamo una grossa cover story pubblicata dalla ‘Voce’ ad inizio anni Duemila, quando eravamo solo in versione cartacea, “La stirpe dei Draghi”: può essere utile rileggerla. La ritrovate in calce ad un pezzo messo in rete esattamente un anno fa dalla Voce, proprio sul Draghi versione guerra a tutto spiano: era infatti del 21 marzo 2024 il non poco profetico
CONSIGLIO UE PRO GUERRA / E SPUNTA MARIO DRAGHI…
Così come può essere molto utile ricordare una più recente dirty story, quando per sventura degli italiani l’ex capo di tutte le banche è stato nostro premier, succedendo a Giuseppe Conte nei mesi bollenti della pandemia da Covid-19. Ecco le sue, altrettanto mitiche, Parole: “Chi non si vaccina contro il Covid è un assassino. Perché uccide se stesso e gli altri”.
Avrebbe, oggi, Vate Draghi, il coraggio di pronunciare quelle parole?
Sì, perché hanno costretto a farsi iniettare quel veleno a mRNA milioni e milioni di italiani. Prodotti, quelli smerciati da ‘Pfizer’ e ‘Moderna’, del tutto sperimentali, inefficaci e soprattutto non sicuri, come hanno dimostrato, dimostrano e dimostreranno in futuro i letali effetti avversi causati da quei sieri killer.
TRIBUNALI & CORTI PENALI: DOVE SIETE?
Torniamo a ripetere: avrebbe la faccia di bronzo, l’inossidabile e british Draghi Mario, di pronunciare quelle Parole, loro sì assassine??
Come mai, fino ad oggi, non è ancora stato tradotto in un’aula giudiziaria per rispondere delle sue pesantissime responsabilità?
O davanti alla già ricordata Corte Penale dell’Aja, anche più competete su quel fronte? Come mai nessuno si pone un quesito del genere?
Siamo davvero ai confini della realtà.
E ci sguazziamo, in quella lurida realtà, ancor più con lady Ursula.
La quale deve rispondere sia di strage, proprio per via di quei prodotti; che di corruzione, per via delle tangenti ricevute dalla star di Big Pharma, Pzifer, ed in particolare dal suo Ceo, il veterinario greco Albert Bourla. Senza contare che il marito, Heiko von der Leyen, in sella ad una grossa società statunitense di biotecnologie, ‘Orogenesis’, è stato in ottimi rapporti d’affari proprio con Bourla: davvero un triangolo perfetto.
Deve ancora cominciare, a Liegi, il processo per il ‘Pfizergate’, che vede alla sbarra sia il Ceo ellenico che la presidente della Commissione UE. Pesantissimi i capi d’imputazione: corruzione, abuso in atti d’ufficio, distruzione di documenti sensibili (manca solo la strage, appunto).
L’ultimo riferimento è agli sms, ossia i messaggini, scambiati tra i due per sottoscrivere – udite udite – il terzo dei tre accordi stipulati tra Pfizer e il vertice UE, quello più pingue, da 31 miliardi di euro (il totale complessivo ammonta a 71 miliardi). Sms spariti, letteralmente volatilizzati, come hanno fatto sapere i due compari di merende arcimiliardarie: visto che non si sono MAI presentati, né in udienza, né davanti alla Commissione parlamentare d’inchiesta, addirittura costituita dalla stessa tanto democratica UE, per indagare su Covid & Vaccini (come del resto è successo in Italia, con una Commissione che qualche topolino lo sta pur scovando).
La ‘Voce’, nel corso degli ultimi 4 anni, ha scritto e messo in rete decine e decine d’inchieste circa i dirty business del tandem von der Leyen-Bourla sulla pelle di centinaia di migliaia di cittadini UE e non solo (visto che quei vaccini killer sono stati ‘donati’ – sic – anche ai paesi poveri…). E sul nefasto ruolo svolto dal nostro Draghi. Basta andare alla home page del nostro sito e digitare, nella casella CERCA che si trova in alto a destra, i nomi dei personaggi (URSULA VON DER LEYEN, ALBERT BOURLA, MARIO DRAGHI) o delle società (PFIZER o MODERNA) per rendersene conto. Buone letture.
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