Negli ultimi giorni ai Campi Flegrei – la martoriata aria occidentale di Napoli colpita da continui sciami sismici (il più forte di tutti, magnitudo 4,4, stanotte) – il suolo si sta sollevando ad una incredibile velocità: addirittura 3 centimetri su base media mensile, il triplo di quanto fatto segnare appena tre mesi fa, a gennaio 2024.
E’ questo il più drammatico indicatore, praticamente ‘oscurato’ dai media che continuano a dare numeri & fatti a vanvera.
Media che ignorano del tutto un altro fattore ‘determinante’: quello delle fasi lunari, e delle eclissi di luna e di sole che accadono a scadenze rigorose. Questioni, queste ultime, totalmente ignorate dai Soloni e dai troppi Vate della Scienza (sic) di casa nostra.
La ‘Voce’, alcune settimane fa, aveva indicato in un suo reportage un paio di date ‘a rischio’: proprio quella del 13-14 marzo e poi del 30, corrispondenti ad una fase di eclissi lunare (la prima) e solare (la seconda).
Ma procediamo con ordine e partiamo dalle non rassicuranti news.
Panico nella notte (era l’1 e mezza) in tutta Napoli e perfino nel casertano. Ma ovviamente in modo molto più marcato nell’area flegrea e, soprattutto, nella zona dell’epicentro, come al solito quello della ‘Conca di Agnano’ e delle celebri (e ora famigerate) ‘fumarole’ di Pisciarelli e della Solfatara di Pozzuoli. Serpeggia forte preoccupazione a Palazzo San Giacomo (sede del Comune di Napoli) e a Palazzo Santa Lucia (roccaforte della Regione Campania).
E finalmente alzano le antenne ricercatori e scienziati dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), per mesi e mesi in letargo. Ora suona l’allarme il presidente, Carlo Doglioni: meglio tardi che mai.
Ecco le sue ultime parole: “Negli ultimi giorni il sollevamento del suolo è passato da 1 a 3 centimetri al mese e questo crea una recrudescenza della sismicità. Si tratta di terremoti legati all’attività vulcanica ed è presente anche un degassamento importante”.
“Da qui – spiega – l’allarme Co2, ossia l’anidride carbonica”. Che negli ultimi giorni ha costretto i comuni di Napoli, Bacoli e Pozzuoli ad emanare con urgenza un’ordinanza di sgombero per tutti i locali a rischio dell’area, in particolare depositi, cantine e terranei, ovviamente pericolosi per la salute, proprio per via dell’anidride carbonica, non solo tossica, ma addirittura letale, come la Voce ha denunciato settimane fa.
Continua Doglioni: “Un vulcano attivo non si può governare, non c’è modo di fermarlo”. Eppure si possono adottare tutte le misure che un qualsiasi Paese civile può prendere: ad esempio evacuare la ‘ristretta’ area interessata dai gas tossici, non un milione di persone, solo qualche migliaio.
E così termina, Doglioni, il ragionamento, illustrando quali sono i 3 rischi che corriamo: “il rischio sismico, quello eruttivo e quello geochimico”.
Per quanto riguarda quest’ultimo, di gran lunga quello più pericoloso, spiega: “Deriva dal fatto che la Co2 è più pesante dell’aria, soprattutto nelle zone basse come gli scantinati, e può dare grossi problemi: un’anidride carbonica troppo concentrata può causare anche la morte. E quindi è estremamente importante fare continue misurazioni di controllo”.
Era ora!
Niente, però, si muove sul fronte dei veri motivi scientifici alla base di quanto sta succedendo, come fanno rilevare alcuni ricercatori indipendenti. In pole position quelli relativi alle maree e alle fasi lunari, fenomeni strettamente correlati.
Guarda caso, infatti, il più potente sciame sismico si era verificato esattamente un mese fa, il 14 febbraio, giorno di San Valentino: orario di ‘partenza’ le ore 13.
E il secondo, di entità ben maggiore, è quello della scorsa notte, 13 marzo, ore 1,30.
Corrispondono proprio alle due ultime fasi lunari; e quello di poche ore fa di ‘luna crescente’.
Così viene spiegato, nel modo più semplice possibile: “Il fortissimo sollevamento del suolo deriva dalle maree, nelle zone più sensibili. La crosta terreste, infatti, è particolarmente sensibile all’andamento delle maree e alle relative fasi lunari”.
E poi: “E’ altamente prevedibile che i prossimi eventi sismici si verificheranno in concomitanza con la fase di eclissi solare, prevista per il 30 marzo. E la loro intensità potrebbe risultare anche maggiore, per quanto concerne la magnitudo”.
In sostanza, la ‘scienza’ dominante, o se preferite quella ‘Ufficiale’, non tiene in alcun conto – almeno fino ad oggi – i fenomeni astronomici e astrofisici, in modo ben poco responsabile. E, soprattutto, anti-scientifico. Spacciandoli per fatti para-astrologici!
Capito? Non resta che aspettare il prossimo fine mese. Occhio al 30 marzo!
Per maggiori dettagli, vi rimandiamo al pezzo in cui scriviamo, nero su bianco, delle date clou: del 14 e del 30 marzo. Leggere per credere. Così come i link in basso, sulle due precedenti cover story. Ecco quindi, del 27 marzo scorso
CAMPI FLEGREI / FA CAPOLINO IL VERO RISCHIO: I GAS LETALI
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