Se al tempo che fu a noi ragazzi fosse scappata di bocca la volgarità “cazzo”’, intemperante commento per un rigore non concesso al ‘nostro Napoli’ dall’arbitro, per un clamoroso errore confermato in diretta da Nicolò Carosio, storico, amatissimo radiocronista, i nostri genitori avrebbero punito severamente quella ‘vietata’ esplosione di rabbia.
TUTTO È CAMBIATO E ORA, nel nostro tempo malato, dilaga il peggio della rozza aggressività verbale, della diffusa deroga alla correttezza del bon ton, ed è ‘cosa normale’ lo sguaiato linguaggio televisivo. Oltre la volgarità, annulla l’efficacia del dissenso, che invece, nei limiti della correttezza, consentirebbe a chi ascolta di imboccare la libera uscita dal labirinto delle astruserie proposte dalla politica.
PINA PICIERNO, EUROPARLAMENTARE DEM, nel ruolo che svolge nei luoghi istituzionali, con interlocutori di ogni fede politica, ha ritenuto un’offesa alla democrazia di sana e robusta costituzione che tale Vladimir Solovyev, esportasse nel salotto del talkshow italiano di Giletti spudorate bugie dei russi e in particolare del super oligarga Putin, sul vituperato mondo occidentale. Ha sbagliato Giletti, ed in parte sarebbe da discutere l’interferenza della Picierno, perché contraria al principio universale della libertà di espressione (con relativo contraddittorio). L’eurodeputata aveva scritto: “Il servizio pubblico italiano non può essere in alcun modo megafono della disinformazione russa!”.
HA FATTO IL GIRO DEL PIANETA il becero commento di Solovyev e si può valutare leggendo qui di seguito l’‘elevato’ pensiero, rivolto alla vicepresidente dell’Eurocamera: “Bestia schifosa…La sua bocca puzza di tirannia… Ecco cosa devi capire miserabile bestia pietosa: che vai contro tutti i principi della democrazia europea…” E in italiano: “Ma va, idiota patentata”. Totale solidarietà alla Picierno della politica italiana, del Pd, del governo. Picierno: “Credo che questa reazione così scomposta, così rabbiosa dimostri che le cose che facciamo in Europa hanno un impatto potentissimo”. Non ha risposta, per il momento, la domanda sul come sia venuto in testa a Giletti di invitare per il programma che conduce un soggetto del genere, mentre è certo che l’avventata decisione sia frutto di una stolta furbata andata a male.
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